Tusek: “Alla Cimberio non sono di passaggio”

Primo allenamento biancorosso per lo sloveno, apparso in buona forma fisica. Ha un contratto per due mesi ma assicura: «Voglio restare sino a fine anno». Parole d'oro per Pillastrini: «L'ho avuto a Pesaro: grande persona e ottimo coach»

marko tusek cimberio basketFughiamo subito il primo dubbio, legittimo, che è venuto a tutti i tifosi della Cimberio quando hanno letto dell’ingaggio di Marko Tusek. Il nuovo acquisto biancorosso pesa, sulla bilancia del Campus, 120 chili tondi che, una volta in canottiera e calzoncini appaiono distribuiti senza eccessi sul corpo dell’ex nazionale sloveno. Insomma, dal punto di vista della forma fisica il primo impatto del lungo 34enne è incoraggiante, anche se è lui il primo ad ammettere che gli manca un po’ di abitudine alla partita: «Ero a Podgorica e mi stavo allenando con il Buducnost (squadra campione del Montenegro ndr) e mi sento in buona forma, pur senza giocare. Certo avrò bisogno di qualche allenamento con i compagni per tornare a pieni giri e ho bisogno di giocare partite vere per riprendere certi ritmi, però sono pronto e mi auguro di dare una mano a Varese fin da subito». Tusek ha svolto il primo allenamento agli ordini di Pillastrini sul parquet del Campus, intrattenendosi al termine per una seduta di tiro e quattro chiacchiere con lo staff tecnico, perché con la sua lunga esperienza Marko ricorda decine di avversari, compresi quelli che la Cimberio dovrà affrontare nei prossimi incontri.

Lei arriva alla Cimberio con un contratto di due mesi, allungabile sino al termine della stagione. Come si giocherà questa carta?
«Arrivo per due mese ma ho intenzione di meritarmi il posto per tutto l’anno. Voglio contribuire a raggiungere gli obiettivi stagionali di Varese e non mi tiro indietro. A chi mi chiede perché ero ancora senza squadra quest’anno dico che ho aspettato per provare ad avere un’altra opportunità in Eurolega dove ho giocato a lungo. Ma non potevo aspettare oltre, così ho detto di sì a Varese senza rimpianti».

marko tusek cimberio basketQui ritrova coach Stefano Pillastrini per il quale ha giocato a Pesaro. Felice di averlo ritrovato?
«Tra me e Stefano c’è un’ottima conoscenza reciproca nata proprio nei due anni alla Scavolini. Quando le nostre strade si sono divise ho continuato a seguire i suoi risultati e quello che ha fatto prima a Montegranaro e poi anche a Varese, con la vittoria della LegaDue: il coach è una grande persona e un ottimo allenatore».

A proposito di Varese, quanto conosce di questa squadra?
«Molti dei giocatori li ho già affrontati in passato, qualcuno l’ho incontrato stamattina in occasione del primo allenamento. Ho ritrovato Gek Galanda che è una garanzia, un capitano vero e non ho dubbi che lo spogliatoio sia buono. Varese è una città di grande tradizione e quando due anni fa è retrocessa per tutti, me compreso, è stato un brutto colpo. Non mi sono certo dimenticato del mio primo anno in Italia, quando incontrammo ai playoff i Roosters di Recalcati: la mia Rimini perse 3-1 la serie e quello squadrone volò fino allo scudetto. Me li ricordo tutti, uno per uno».

Il suo esordio con la Cimberio sarà contro Avellino, la sua ultima squadra italiana. Sensazioni particolari?
«Rispetto allo scorso anno è cambiato praticamente tutto: nuovi giocatori, nuovo allenatore, l’unico che è rimasto è Antonio Porta. Nonostante questo però hanno dimostrato di giocare già molto bene assieme e non è un caso se hanno vinto quattro partite su quattro. La speranza è che domenica interrompano la serie, sono arrivato io (ride ndr) anche per questo!».

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Pubblicato il 05 Novembre 2009
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