Vero o falso? Il mistero dei Caravaggio a Varese
Due opere identiche. Solo una è del “maestro della luce”. O forse entrambe? La mostra sull’enigma dei due San Francesco si è aperta alla presenza del ministro Roberto Maroni e del sindaco Attilio Fontana
Un giallo al Castello di Masnago: due quadri identici, ma solo uno dei due è di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio. O forse lo sono entrambi? È il cuore della mostra che è stata inaugurata sabato sera al Castello alla presenza del ministro dell’Interno Roberto Maroni e del sindaco di Varese Attilio Fontana. Una mostra definita “didattica” che ha lo scopo di far emergere quali siano i procedimenti di restauro e autentificazione del dipinto dedicato alla figura di San Francesco.
“È una mostra curiosa e singolare che sono orgoglioso di presentare – ha spiegato il ministro -, mi piacerebbe poter anche avviare un concorso tra i visitatori per capire quale sia quello autentico”.
“Potrebbero anche essere entrambi del Caravaggio – ha spiegato il curatore curatore della mostra Ruggiero di Miccoli -. La restauratrice che ha curato l’operazione di recupero ha avanzato l’ipotesi che solo uno possa essere attribuibile al pittore, l’altro alla cerchia di cosiddetti autori “caravaggeschi”. Ma l’individuazione è davvero difficile”.
“La mostra è stata resa possibile grazie al reperimento degli sponsor – ha dichiarato il sindaco di Varese -. L’esposizione è importante per un duplice motivo: oltre al valore culturale e didattico dell’operazione, con cui si avvicinano appassionati e non al complesso lavoro di restauro che è dietro alle opere d’arte, anche per la sinergia che si è instaurata tra pubblico e privato”.
Maroni durante la presentazione ha poi spiegato che la mostra è stata resa possibile grazie alla collaborazione con il Fec, Fondo edifici di culto del Ministero dell’Interno, che raccoglie oltre 750 chiese su tutto il territorio nazionale. I due quadri erano conservati entrambi a Roma, in due diverse edifici religiosi: uno nella chiesa dell’Immacolata concezione e l’altro alla Galleria nazionale d’arte antica di Palazzo Barberini.
“Quello che abbiamo organizzato a Varese – ha spiegato il ministro – è un’iniziativa di rilievo nazionale e internazionale che ha destato molte curiosità anche all’anteprima a Roma dello scorso ottobre. Il nostro obiettivo come Ministero, dove non ci occupiamo solo di clandestinità e sicurezza, è di poter avviare una serie di iniziative che valorizzino le opere e le strutture del Fondo. Questa spero sia solo la prima di una serie di iniziative, anche per Varese”.
“Quello che abbiamo organizzato a Varese – ha spiegato il ministro – è un’iniziativa di rilievo nazionale e internazionale che ha destato molte curiosità anche all’anteprima a Roma dello scorso ottobre. Il nostro obiettivo come Ministero, dove non ci occupiamo solo di clandestinità e sicurezza, è di poter avviare una serie di iniziative che valorizzino le opere e le strutture del Fondo. Questa spero sia solo la prima di una serie di iniziative, anche per Varese”.
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