“Vogliamo raccontare la passione del fare impresa”
Michele Perini, presidente di Museimpresa spiega come è nata l'associazione che mette in rete cinquanta musei di grandi aziende italiane: «Oltre all'arte il nostro paese offre un altro grande patrimonio»
«C’è una cosa che accomuna tutte le grandi aziende che aderiscono al nostro progetto, la passione imprenditoriale del fare. E del fare in modo che la conoscenza della propria storia venga diffusa». Michele Perini, presidente di Museimpresa e di Fiera Milano, racconta come è nato il progetto che oggi mette in rete i musei di molte grandi imprese italiane come Barilla, Pirelli e Alessi. «Quella che oggi è una grande rete culturale è il risultato di un percorso iniziato nel 2001 grazie all’impegno di Assolombarda e Confindustra – racconta Perini -. All’inizio le imprese coinvolte erano poche ma con una volontà chiara: valorizzare la cultura di impresa. Un entusiasmo che ha poi coinvolto anche gli altri associati». Ma cosa si intende per cultura di impresa e qual è l’obiettivo di questa associazione?
«Accanto a quello artistico l’Italia ha un altro grande patrimonio da valorizzare, quello fatto dalle imprese che hanno segnato la sua storia. Molti imprenditori hanno scelto di aprire le porte della propria azienda e oggi sono più di 45 i musei del nostro circuito. Sono un vero e proprio itinerario del turismo industriale».
Il percorso sarà illustrato il prossimo 14 novembre agli Spazi Sagsa di Milano in occasione della Settimana della Cultura d’Impresa. Durante l’incontro sarà presentata la Guida al Turismo Industriale in Italia che percorre i luoghi simbolo della cultura ed è realizzato in collaborazione con il Touring Club Editore. «Un valore interessante di museimpresa sta nel riuscire a creare un legame con il territorio – ha aggiunto Perini -. L’impresa vive in mezzo alla gente, a contatto con la gente e diventa un motivo di attrattività».
I grandi marchi parteciperanno alla Settimana della cultura d’impresa con iniziative, incontri ed eventi in tutta Italia. Creatività e sviluppo sono i temi dell’edizione 2009, da un lato quindi una caratteristica storica del Made in Italy e dall’altro lo sguardo al futuro: «La sfida più grande in questo momento è rappresentata dalla crisi – conclude il presidente -. Per farlo è necessario pensare a progetti innovativi e prodotti nuovi con uno sguardo al nostro mercato e a quello internazionale».
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