Riattivare il treno in Valle Olona? C’è un’impresa pronta a scommettere

Il dibattito che si sta sviluppando attorno al ripristino della ferrovia che scorre lungo la valle Olona ha suscitato molto interesse: tra i molti che la sostengono una voce importante arriva dal mondo delle imprese.

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Il treno in Valle Olona 4 di 21

Giuseppe Ferrario non nasconde la sua passione per i treni ma l’interesse per la riattivazione della ferrovia della Valmorea, nel tratto tra Cairate e Castellanza, ha un’interesse superiore anche al suo amore per rotaie, vagoni e locomotive: si chiama sostenibilità ambientale. Ferrario è l’amministratore delegato di Siemens Vai Metal Technologies, una multinazionale che ha uno dei suoi tanti cuori produttivi in Valle Olona e per la precisione a Marnate. Quando la sede venne inaugurata, circa un anno e mezzo fa, promise che l’azienda avrebbe sostenuto nelle sedi appropriate l’idea di ripristino del treno in valle e oggi, in seguito alle parole del sindaco Celestino Cerana, ritorna a parlarne elogiando l’idea e rinnovando il sostegno all’iniziativa.

«Credo da tempo che la riattivazione di questa ferrovia sia fattibile, il problema è prendere la cosa seriamente come hanno fatto ad esempio in Val Venosta dove la linea è altamente utilizzata – spiega l’amministratore delegato – lì è stata rilevata dalla Provincia e risulta estremamente utile sia per il turismo che come metropolitana della valle». Sta proprio qui l’idea di Ferrario, rilanciare la ferrovia come metropolitana leggera collegata ai centri urbani che si affacciano sui binari con scale mobili che portino al fondovalle: «Con un sistema di scale mobili che affronti il dislivello di 15-20 metri si potrebbe incentivare l’uso della ferrovia tra i cittadini dei paesi – continua Ferrario – basterebbe un accorgimento come questo per renderla utilizzabile».

Anche il collegamento con la nuova stazione di Castellanza-Busto è già realizzato: «La linea della Valle Olona raggiunge la vecchia stazione di Castellanza, da lì è stato attivato un binario per i lavori alla nuova stazione che collega le due strutture – spiega Ferrario – quindi basterebbe mantenere quel binario per fare in modo che la linea raggiunga la stazione di interesse. C’è da risolvere il problema del passaggio a livello di Castellanza ma dopo la realizzazione del tunnel sotto l’Olona credo che tutto sia possibile».

Non mancano i timori di Castellanza e l’assessore all’urbanistica della città, Vittorio Caldiroli, li ha già espressi: «Credo che con un buon progetto si possano superare le resistenze di Castellanza, rendendolo urbanisticamente compatibile». Per Giuseppe Ferrario lo sviluppo di questa linea potrebbe portare enormi benefici al territorio: «Ormai dobbiamo considerarci una grande area metropolitana – conclude – non essere collegati a Malpensa e Milano taglia fuori dallo sviluppo. Parlavo alcuni giorni fa con dirigenti di una azienda estera che ha aperto una sede a Saronno perchè è collegata in modo semplice e rapido a Malpensa. Credo che non saremo l’unica azienda a ragionare in questo modo se un progetto del genere vedrà la luce».

La Siemens Vai di Marnate gestisce la vendita, progettazione e realizzazione di laminatoi per prodotti lunghi in acciaio: da Marnate vengono gestite commesse in tutto il mondo e i lavoratori, tutti provenienti dalle zone intorno alla sede, lascerebbero volentieri a casa l’auto per raggiungere il posto di lavoro. Chissà se la proposta di Giuseppe Ferrario si tramuterà in realtà.