Via al raid della solidarietà verso la Guinea Bissau

Un gruppo di bustocchi e di pavesi è partito a bordo di un'automedica e due moto per portare medicinali alla missione degli "Amici della Guinea Bissau" nel villaggio di Ingorè

monsignor livetti benedice le auto in partenza per la guinea bissauUn’automedica e due moto per un raid della solidarietà da Busto Arsizio ad un piccolo paese africano bisognoso di un aiuto per l’assistenza sanitaria. È l’impresa che compieranno, a partire da oggi 22 dicembre,  un gruppo di bustocchi e pavesi dell’associazione Amici della Guinea Bissau che venerdì scorso hanno anche ricevuto la benedizione di monsignor livetti e del parroco di Olgiate Olona don Sergio Perego proprio davanti alla sede dello sponsor principale la Btsr di Olgiate Olona (foto a sin.).

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Dal 1985 gli Amici della Guinea-Bissau seguono le sorti del piccolo centro di Ingorè, sede di una Missione. Di norma durante la stagione secca, ossia l’inverno, unica stagione "praticabile" per ragioni climatiche e di terreno, parte dei volontari del gruppo si reca a proprie spese presso la missione e nelle settimane di permanenza, con la collaborazione della manodopera locale, realizza progetti programmati ed organizzati in Italia. Si tratta di interventi mirati a migliorare le condizioni di vita dei locali, possibili grazie all’autofinanziamento ma soprattutto agli aiuti economici ed alle donazioni di materiali offerti dai sostenitori dell’Associazione che, vivendo esclusivamente di volontariato, opera a costo zero. I fondi raccolti attraverso le donazioni vengono interamente devoluti per la realizzazione dei progetti o per le adozioni a distanza dei bambini.

L’azienda BTSR di Olgiate Olona , già artefice di consistenti donazioni all’Associazione che hanno permesso di materializzare importanti progetti in Guinea Bissau (decine di adozioni a distanza, biciclette per i bambini delle scuole, costruzione di un asilo, etc.), ha deciso quest’anno di stanziare i fondi necessari al finanziamento dell’intero progetto di realizzazione e consegna dell’automedica alla Missione di Ingoré. Il progetto ha potuto concretizzarsi a seguito di una recente e generosa donazione all’associazione di una Toyota modello “4runner” usata da parte di una appartenente al gruppo, la titolare del Centro Estetico “La Mela Verde” di Busto Arsizio. La a 4×4 è stata quindi trasformata in automedica da un’officina specializzata che l’ha dotata di tutto il necessario per gli interventi di primo soccorso, la gestione ed il trasporto di ammalati a breve/lungo raggio. Il mezzo è stato inoltre completamente revisionato nella meccanica, totalmente riverniciato ed equipaggiato con accessori idonei all’uso di fuoristrada impegnativo. Insomma, pronto ad affrontare le situazioni più estreme, in una parola l’Africa.

La partenza del gruppo è prevista per oggi 22 dicembre, l’auto e due moto private di supporto (una BMW R1150GS ed una BMW R1100GS) inizieranno il viaggio verso la Guinea Bissau per consegnare direttamente il veicolo nelle mani delle Suore della Missione di Ingoré. Sei volontari del gruppo si alterneranno alla guida dei vari mezzi lungo tutto il tragitto:

Paolo Candiani – Busto Arsizio (Va) – geometra e Presidente dell’Associazione A.d.G.B.
Alberto Dormeletti – Gorla Maggiore (Va) – farmacista
Marco Ronzoni – Busto Arsizio (Va) – agente di Polizia Locale
Paola Bettineschi – Cerro Maggiore (Mi) – architetto
Davide Milani – Stradella (Pv) – agente di commercio
Monica Bisson – Stradella (Pv) – commerciante

La prima parte del viaggio si svolgerà in traghetto da Genova fino a Tangeri (Marocco) per poi continuare via terra lungo le strade di Marocco, Sahara Occidentale, Mauritania, Senegal e Gambia per terminare quindi in Guinea Bissau. L’arrivo in Missione ad Ingorè è previsto per il 3 Gennaio 2010, dopo un viaggio totale di oltre 7.000 Km di cui circa 5.000 su strada. Dopo il suo affidamento alla Missione, l’auto medica avrà la propria base operativa presso l’Ospedale del villaggio, attualmente in completamento. Le due moto di supporto ritorneranno poi via terra fino a Dakar e da lì via nave fino a Genova, mentre i sei volontari raggiungeranno direttamente l’Italia in aereo entro il 10 gennaio.
Al termine del viaggio, tutto il materiale fotografico e video raccolto verrà utilizzato per la creazione di
un resoconto del progetto che verrà presentato all’informazione e proposto in serate pubbliche sotto forma di diaproiezione o video.

Ad Ingorè, posta lungo l’unica strada asfaltata tra la capitale Bissau e il Senegal, vivono circa 4500 abitanti dediti ad attività primarie (coltivazione di riso ed anacardi, pesca, pastorizia). Il territorio è quasi del tutto privo di una rete viaria degna di questo nome, data l’estrema povertà del Paese. Con strade in uno stato pietoso, che la stagione delle piogge trasforma in allucinanti distese di fango o copre del tutto con le alluvioni dei molti fiumi del piatto territorio, molti villaggi rimangono isolati e la gente non riesce a raggiungere la Missione di Ingorè dove poter ricevere un primo soccorso o la Capitale per le cure più importanti.
Entra così in gioco l’automedica-fuoristrada che sarà guidata fino in Guinea Bissau. Si tratta di un’assoluta necessità, volendo facilitare il raggiungimento dei luoghi più inaccessibili, il trasporto degli ammalati, turni di visita regolari presso i villaggi e un’assistenza sanitaria anche nei luoghi più remoti. Ovviamente on le caratteristiche adatte: trazione 4×4, affidabilità, robustezza.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Dicembre 2009
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