“Volevo accompagnare mia figlia a scuola, ma non ho maschera e pinne”

Una mamma denuncia la situazione del sottopasso allagato: 50 cm d'acqua dopo gli ultimi due giorni di pioggia. L'assessore Simeoni: "Provvederemo". E annuncia: "Asfalteremo il tratto in Palude"

La pista ciclabile intorno al lago di Varese torna a far parlare di sé. L’anello che corre per circaLa pista ciclabile allagata 29 chilometri, frequentato da migliaia di appassionati delle due ruote, della corsa e del passeggio, ha un punto critico: il tratto di 2.900 metri nel Comune di Cazzago Brabbia. In quel punto, per decisioni prese anni fa, la Provincia di Varese ha dovuto costruire due tunnel, con tanto di discesa e relativa salita con pendenza da gran premio della montagna e scalinata accompagnata dall’invito di portare la bici “a mano”. Scelte contestate da molti (per i costi, arrivati, tra lavori, progettazione e manutenzione a oltre 1,5 milioni di euro, ma anche perché la maggior parte degli utenti passa per il centro del paese, logica prosecuzione del percorso ciclabile) e spiegate dagli amministratoriche in questi anni si sono succeduti alla guida del piccolo paese in riva al lago di Varese. Nel tunnel che costeggia la strada provinciale 36 dopo le piogge degli ultimi giorni (circa 100 i millimetri caduti) è rimasta acqua in abbondanza, tanto da rendere impossibile il transito, né a piedi, né in bicicletta. Torna di moda l’ipotesi canoa, già avanzata nell’ormai lontano 2007. La pioggia ha dunque riempito i quindici metri di sottopasso e sono comparsi nastri bianchi e rossi per impedire il passaggio.
 
Questa mattina, mercoledì 2 dicembre, le lamentele arrivate a VareseNews non sono mancate. Una mamma cazzaghese ha chiamato in redazione per denunciare la situazione: «Avrei voluto accompagnare mia figlia a scuola – spiega la giovane madre -, ma arrivata al sottopasso ci siamo dovute fermare. È una situazione indegna, ogni volta che piove è pericoloso e anche quando non piove è brutto e sporco». Un altro lettore denuncia rischi e pericoli per tutti i frequentatori della pista ciclabile del lago di Varese: «I ponticelli di legno sono scivolosi, le foglie sono abbandonate sulla pista, ma nessuno fa nulla – spiega Vittorio, un nostro lettore -. Non vi sono segnali di allerta o pericolo, presente nei giorni di nebbia-umidità e pioggia».
 
Oltre all’allagamento (in alcuni punti l’acqua arriva a toccare i 50 centimetri) ci sono muri ammuffiti, La pista ciclabile chiusa per allagamentoperdite ad ogni fessura, infiltrazioni dall’alto che vanno ad ingrossare le pozze. L’assessore provinciale Aldo Simeoni spiega che «presto si risolverà la situazione. Da pochi mesi è la Provincia a gestire l’appalto per la manutenzione della pista che riguarda pulizia, cartellonistica e interventi come quello per svuotare dall’acqua il sottopasso – dice l’assessore gallaratese -. È piovuto tanto, la situazione si risolverà a breve». Quando gli si chiede se sono in programma interventi ulteriori per rimettere in sesto un’opera che da quando è stata costruita dà problemi, Simeoni glissa: «Non sono previsti interventi in quel punto, è già importante che la manutenzione la curiamo noi e non più i Comuni che non riuscivano a farsene carico – spiega -. Di certo posso dire che asfalteremo la zona che corre a fianco della Palude Brabbia: la pavimentazione biosostenibile ( da mantenere costa troppo. Il presidente Galli ha già dato il via libera, dove potremo, asfalteremo». Altre polemiche sono assicurate: tra acqua e ambientalisti, il tratto di pista cazzaghese tornerà nuovamente protagonista.

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Pista ciclabile nuovamente allagata 4 di 18
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Pubblicato il 02 Dicembre 2009
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