Chiuso il “supermarket dell’hashish”: in manette spacciatore

Un cinquantenne già noto alle forze dell'ordine si è ritrovato in casa non i soliti clienti, ma i carabinieri. Aveva un chilo e mezzo circa di hashish, e un avviato "giro" basato sul passaparola

Un panetto di hashish dietro l’altro, la sua fama si era diffusa e con essa si era accresciuto il "giro" di clienti. Forse troppo, perchè oltre a questi si è visto arrivare a casa, tanto cortesi nella forma quanto determinati a trovare la sostanza, i carabinieri. È successo ad un cinquantenne bustese, L.F., personaggio già noto alle forze dell’ordine per reati legati alla droga.
L’indagine dei militari è partita dietro segnalazione di movimenti "strani" nei pressi dell’abitazione dell’uomo, nel rione San Michele, non lontano dal parco del Museo del Tessile. Nella serata fredda e punteggiata dal nevischio di martedì, alcuni militari della compagnia di Busto Arsizio si sono appostati in zona osservando a lungo e con discrezione i movimenti e le persone che entravano e uscivano dall’abitazione. Il viavai era consistente. Un primo giovane, fermato per controlli, aveva con sè un grammo di hashish: la situazione era lampante. Come sarebbe emerso in seguito, il soggetto non faceva uso di schede telefoniche e cellulari per mantenere il contatto con la clientela: usava invece le conoscenze personali e il passaparola. Il cliente arrivava, citofonava, si presentava e usciva poco dopo con la sua dose. Fra i clienti, però, si sono inseriti i carabinieri, seguendo proprio uno dei giovani diretti all’uscio dello spacciatore. In borghese, si sono presentati all’ingresso senza destare sospetti, per evitare che l’uomo se la cavasse buttando via l’hashish all’ultimo momento; una volta riusciti ad entrare, sono comparse le divise ed è seguita la perquisizione di rito. Rastrellata coscienziosamente l’abitazione da cima a fondo, sono emersi quasi un chilo e mezzo di "erba" (quello, del resto, è il significato originale di "hashish" in arabo), per circa 10.000 euro di controvalore "commerciale". La gran parte era nascosta dietro il battiscopa sotto il lavello; poi vari pacchetti e pacchettini erano sparsi per la casa nei luoghi più impensabili. Non mancava il classico armamentario di bilancino, coltellini e cellophane per il confezionamento delle dosi; e i militari hanno rinvenuto anche 600 euro in contanti, giudicati provento dello spaccio.
Oltre all’arresto dell’uomo, tre giovani sui 20-25 anni sono stati identificati e segnalati come assuntori.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Gennaio 2010
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