Gioeubie per tutti i gusti in piazza Santa Maria
In attesa del tradizionale "rogo" presso il parcheggio di via Einaudi (appuntamento alle 19). Dalle associazioni di leva agli asili, ma c'è come sempre la politica: la Lega "brucia" i segretari del PD
È il giorno della "vecchia". Non è che sia proprio entusiasta di andare sempre a fuoco: ma se il mitico tacchino di Guzzanti prendeva con filosofia il proprio truculento destino, può essere che anche la Gioeubia non ce ne voglia troppo per essere, anno dopo anno, "sacrificata" al ritorno del sole e del tepore nel bel mezzo dell’inverno.
In piazza Santa Maria fanno bella mostra di sè buona parte delle "vecchie" realizzate per inaugurare questo 2010: e da come bruceranno e cadranno, dicono glie sperti di tradizioni locali, si potranno trarre gli auspici come si fa da tempi antichissimi, perchè questo è un rito "riscoperto" negli ultimi decenni ma che affonda le sue radici nella notte dei tempi.
Ci sono Gioeubie solidali, Gioeubie politiche, Gioeubie tradizionali e non, una dedicata persino alla tv. A preparare le "vecchie" da mandare in fumo sono le associazioni "di leva" (Ul Quarantacenchi, il 47), ma anche gruppi come Comunità Giovanile, partiti – la Lega, che dà alle fiamme Veltroni, Franceschi, Bersani e tutto il PD – e più innocentemente i bambini dell’asilo Bianca Garavaglia che hanno creato non una vecchia, ma una ciminiera costellata di disegni che rappresentano i mali dell’inquinamento, dell’asfalto ovunque, delle macchine che strozzano la natura e dell’asfalto che sommerge il verde. È forse con i loro occhi, con gli occhi dei piccoli che tenendosi per mano e vociando per la piazza passavano ad ammirare una Gioeubia dopo l’altra, che bisogna riscoprire alcuni valori umani di base, confinati alla categoria "buoni sentimenti".
Quanto ai buoni sapori, quelli saranno ovviamente garantiti anche stasera, a grandi e piccini, a suon di polenta e bruscitti in piazza San Giovanni. E vino abbondante. Si raccoglieranno offerte per Haiti, dove la bustocca suor Marcella e le consorelle sono impegnate nell’immane opera di soccorso a chi ha perso tutto nel terremoto: casa, famiglia, i pochi averi. Il rito della Gioeubia sarà anche pagano, goliardico e beffardo, ma il cuore di Busto resta solidale.
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