La rabbia dei colleghi di Mariangela: “due morti in due anni sono troppi”

Un centinaio di dipendenti del Foxtown in piazza per chiedere al comune misure per la sicurezza della strada dove il 5 gennaio perse la vita la loro collega Mariangela Parisi. Tra i manifestanti anche una ragazza investita nel 2002

La protesta dei dipendenti del fox town per la morte della collega mariangela parisi investita all'uscita del lavoroI dipendenti del centro commerciale Foxtown hanno marciato in silenzio in nome della collega Mariangela Parisi, morta lo scorso 5 gennaio travolta da un’auto all’uscita dal lavoro. Un corteo silenzioso è partito alle 9 e 15 dalla stazione ferroviara di Mendrisio per arrivare al palazzo comunale. C’erano anche le sorelle di Mariangela, Silvana e Rosi, che stringevano tra le mani la sua foto. «Voglio sapere perché è successo. E’ uscita di casa per andare a lavorare e l’ho riportata a casa in un carro funebre. Su quella strada non c’è nemmeno il segno di una frenata» ha detto Silvana. «È il terzo morto in pochi anni. L’ultimo incidente nel 2008» ha aggiunto una collega della vittima.
Non appena, però, il corteo è arrivato davanti al comune il silenzio e la compostezza hanno lasciato il posto alla rabbia. Tanta rabbia. La sindacalista dell’Unia, Francesca Scalise, ex dipendente del grande magazzino, ha letto un comunicato ricordando la tragedia e le responsabilità di chi doveva garantire la sicurezza delle strade. «Adesso dobbiamo pensare al futuro» ha detto la Scalise, quasi con le lacrime agli occhi. «Quale futuro» ha rilanciato un collega di Mariangela «vogliamo sicurezza adesso. Ricordate l’incidente di due anni fa, avevate detto che avreste fatto qualcosa. Che cosa avete fatto?»
La tensione è salita alle stelle. I sindacalisti, in assenza di rappresentanti della municipalità, sono diventati il bersaglio facile della protesta. Una donna ha iniziato a piangere e urlare: «Fate quel maledetto parcheggio, io voglio il parcheggio. Sono stata investita nel 2002 non posso dimenticare. Noi paghiamo le tasse, voi vivete con le nostre tasse».
Un amico della vittima, che a sua volta aveva perso un figlio a Bellinzona, in circostanze analoghe, ha urlato a più riprese all’indirizzo del comune «assassini, vergognatevi». Urla che sono entrate nel palazzo e stanato l’unico rappresentante della municipalità disposto a parlare. Il segretario comunale, Massimo Demenga, è uscito. Si è fermato sulle scale, ha chiesto attenzione, calmando a fatica i manifestanti. «Siamo dispiaciuti per quanto successo a Mariangela – ha detto Demenga -. È una vita perduta, ma ribadisco siamo ancora in attesa dei rilievi ufficiali della polizia. Noi in questi anni qualcosa abbiamo fatto. Sull’attraversamento pedonale di via Penate abbiamo messo un’illuminazione a fascio e comunque attraversate sempre sulle strisce pedonali».
I sindacalisti dell’Unia hanno promesso che presenteranno "il conto" al comune durante l’incontro, già fissato dal sindaco per il pomeriggio. Nel frattempo, la polizia ha giocato d’anticipo consegnando alle commesse del Fox Town un foglietto, dove si dice che chi attraversa fuori dalle strisce pedonali sarà multato con dieci franchi. Il primo provvedimento è, dunque, arrivato. Ma a pagare sono ancora i lavoratori.

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La protesta dei lavoratori del Fox Town 4 di 18
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Pubblicato il 12 Gennaio 2010
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