Tunnel e nuova stazione, dopo l’inaugurazione le polemiche
Sono molte le lettere di protesta dei pendolari giunte alla redazione di Varesenews. Ritardi dei treni, assenza di locali riscaldati, accesso difficile per i disabili hanno fatto infuriare molti castellanzesi
Le lamentele dei pendolari sono arrivate puntuali, a differenza dei treni che da ieri scorrono nel nuovo tunnel di Castellanza. A finire nel mirino dei viaggiatori ci sono un po’ tutti: da Ferrovienord alla Regione passando per l’amministrazione castellanzese. Se per gli automobilisti in superficie, infatti, la vita è notevolmente migliorata con l’abolizione dei tre passaggi a livello, sotto terra il mormorio dei pendolari si fa sempre più forte dopo i gravi disguidi di sabato, in seguito alla soppressione di molti treni tra Malpensa e Milano a causa dell’attivazione della nuova linea, e oggi, lunedì, con ritardi nell’ordine di 15-20 minuti e oltre.
Se ne lamenta Stefano Catone, pendolare di Solbiate Olona oltre che esponente del Pd locale, nel suo blog, ricostruendo la sua prima giornata da pendolare alla nuova stazione di Castellanza e riportando il ritardo finale del treno a Milano, 18 minuti. Giorgio Rappo evidenzia, invece, il tono da campagna elettorale che ha assunto l’inaugurazione e ricorda altri eventi simili: «Corre la memoria ad altre inaugurazioni curiosamente in concomitanza con le precedenti elezioni: come non ricordare quella della Fiera di Milano-Rho e della fermata Rho della metropolitana costata un patrimonio alla collettività e subito chiusa per terminare i lavori?». Luca A. aveva una speranza , trovare gradevoli novità con l’apertura del tunnel e invece «non per essere disfattista – racconta – nulla di nuovo. Il mio treno, partito da Vanzaghello in perfetto orario (7.31) è riuscito ad accumulare sulla tratta Vanzaghello-Saronno il consueto ritardo di 12 minuti. Come prima, esattamente. Come ogni giorno da anni». Qualcuno alza il tiro e tira in ballo la sicurezza dei viaggiatori alla nuova stazione che, secondo Matteo Raganati, non è garantita. In particolare il pendolare castellanzese se la prende con la fruibilità per i disabili che non è garantita e prospettando la prossima perdita dei pendolari di Castellanza da parte di Ferrovienord.
L’avvio della nuova linea interrata, insomma, se da un lato ha mostrato le potenzialità notevoli con un viaggio inaugurale da 24 minuti tra Milano e Malpensa, dall’altro ha mostrato i suoi limiti, dovuti al non completamento dei lavori della nuova stazione e mantenendo inalterati i ritardi sulla linea. In attesa dei nuovi treni promessi anche dal presidente Formigoni all’inaugurazione, ci si arrangia sperando di non perdere i preziosi clienti che, poi, sono quelli che dovrebbero avere dei benefici dai grandi e importanti investimenti messi in atto.
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