Al negozio di dischi per diventare deejay

Un mixer, due piatti, cuffie in testa e via con la musica. Essere un deejay non è facile ma basta un pò di passione e di curiosità per avvicinarsi al mondo della dance e aspirare a "scratchare" come Bob Sinclar o David Guetta. E ad ogni età.
Lo dimostra il corso per deejay avviato dalla Casa del Disco di piazza Podestà. Un’idea nata quasi per caso che si è dimostrata un vero successo: trentacinque iscritti in tre mesi che due volte alla settimana seguono lezioni di un’ora e mezza (a gruppi di max quindici persone) per otto volte al costo di 150 euro in totale.
Maestro del corso è Massimiliano Malnati, detto Mastermax, dipendente del negozio e deejaay da vent’anni: «Non ci aspettavamo così tanti iscritti. Sono lezioni di base che permettono di avvicinarsi a questo mondo. La cosa più bella è che gli iscritti hanno età differenti. C’è il ragazzo di tredici anni, un quarantenne sposato, quattro ragazze, tutti con la voglia di imparare».
Costanza, umiltà e un pò di fortuna sono le altre caratteristiche per chi vuole intraprendere la carriera di deejay o per chi, semplicemente, partecipa al corso per curiosità. Inoltre, le lezioni permettono di riscopire i veri strumenti del "giocoliere di piatti" perchè, al contrario dei nuovi programmi computerizzati o dei cd, insegna ad utilizzare e a "scratchare" con i vinili. Al piano meno uno del negozio infatti, c’è una stanza attrezzata con tutti gli strumenti che servono a chi vuole "lavorare" con la musica o ascoltare vecchi e nuovi giradischi.
«Fino a pochi anni fa tutti i sabato pomeriggio c’era la fila di ragazzi che veniva ad ascoltare qui la musica e a scegliere il disco da comprare – continua Massimiliano – oggi non è più così. Anche il settore della dance risente della crisi e l’arrivo dei computer ha inciso sul settore, sia perchè si scarica illegalmente, sia perchè esistono programmi che "sostituiscono" il lavoro del deejay. Quella del deejay invece è una professione che non deve essere svalutata, alla base ci deve essere una buona conoscenza musicale e amore per la professione».
Un corso che sottolinea anche la capacità di scoprire fonti sempre nuove di guadagno per un mondo, come quello dei negozi di dischi, che da anni risente delle crisi. «Questo corso ci ha permesso di "rivitalizzare" il reparto dance. – spiega Mauro, proprietario del negozio -. Avendo la struttura e le professionalità per farlo, abbiamo deciso di inventarci qualcosa di nuovo e sta funzionando».
Deejay Mastermax, che in questo mondo ci lavora da quando era un ragazzino e ancora oggi gira per i locali della provincia con i suoi piatti, nella veste di "insegnante" ha già ricevuto molte soddisfazioni, ha già consegnato l’attestato di partecipazione ai giovani aspiranti deejay e spiega: «Stiamo già pensando ad un corso avanzato per chi vorrà continuare. Intanto i corsi rimangono aperti per tutti». Se l’idea vi stuzzica c’è ancora tempo per iscriversi (o tentare la fortuna con il concorso di VareseNews). Per vedere i primi risultati del corso invece, basta passare un sabato pomeriggio al Caffè Biffi, di fianco al negozio, e ascoltare il dj set.

Per provare a diventare un deejay, partecipa al concorso di VareseNews