L’Udc conferma: “Sosteniamo l’amministrazione”

Il segretario provinciale Stefano Calegari e il referente Luigi Patrini presentano il percorso del partito: una decisa correzione di rotta rispetto alla linea di Raimondo Fassa

L’Udc a Gallarate riparte da Luigi Patrini, nominato referente del partito con il compito di traghettare il gruppo cittadino verso il congresso che si terrà a novembre. Il cambio della guardia è stato ufficializzato con una conferenza stampa del segretario provinciale Stefano Calegari, che già nei giorni scorsi aveva lamentato «le prese di posizione inutilmente polemiche assunte da alcuni membri dell’ UDC di Gallarate» e che oggi ribadisce la fedeltà – condizionata – del partito al centrodestra. «Luigi Patrini – spiega il segretario – avrà il compito e l’autonomia per programmare iniziative e rendere il partito aperto alla comunità: è un uomo che sa ascoltare e sa aggregare persone». Al professore, già sindaco di Gallarate nel 1992 nella giunta anomala Dc-Psi-Pds, ciellino e democristiano di ferro, si affiancherà come vicario Giuseppe Bertinotti (che si occuperà soprattutto dell’aspetto organizzativo), mentre un’altra figura di riferimento sarà quella dell’avvocato Sara De Micco, già candidata alle scorse regionali. «La crisi dell’Udc a Gallarate – ragiona Patrini – è cominciata molti anni fa, basta vedere i dati elettorali di cinque anni fa per rendersene conto. Il partito è stato bistrattato e vilipeso da persone poco attente alla nostra storia». Una drastica condanna della gestione passata.

Per questo è intervenuta la segreteria provinciale, che – approfittando dell’annuncio dato a Todi del progetto di rinnovamento del partito – ha ripreso le redini della sezione. Calegari non vuole sentir parlare di commissariamento e in contemporanea annuncia la riapertura del dialogo con la maggioranza: «Il sostegno all’amministrazione c’è, abbiamo anche un assessore, Paolo Cazzola, che rappresenta l’Udc». «È troppo presto per parlare di alleanze, alle elezioni mancano dieci mesi» conclude Patrini, che però non nasconde che l’opzione politica per il centrodestra non è assolutamente in discussione: «Certamente il nostro elettorato non è di centrosinistra, certamente non si può vincere andando da soli alle urne, certamente non accetteremo candidature dall’alto».
Quanto al vecchio gruppo dirigente, il segretario provinciale ribadisce: «non disconosciamo nessuno, ma quando nascono polemiche si è di fronte all’errore di qualcuno: i panni sporchi si lavano in famiglia».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Maggio 2010
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