La Cimberio gioca solo mezzo derby, poi affonda dopo l’intervallo

Cantù-Varese 83-70. Netta e meritata sconfitta al "Pianella" per i biancorossi che dopo un primo tempo equilibrato crollano sotto i colpi di Markoishvili. Non basta un ottimo Slay, sabato prossimo con Cremona sarà un vero spareggio-salvezza

Con due partite ancora da giocare la Cimberio torna a vedere i tremendi fantasmi con il marchio della LegaDue stampati sul lenzuolo. Se la partita di Cantù doveva dare nuove speranze alla banda di Pillastrini dopo la domenica nera di settimana scorsa, il responso è di quelli disarmanti. Al “Pianella” i padroni di casa dominano la ripresa dopo 20’ di equilibrio e travolgono (83-70) le resistenze di una Varese battuta con quelle che dovevano essere le sue armi: voglia di vincere per uscire dalla palude e aggressività a chili come era successo a Roma. Invece la Ngc, pur senza capitan Mazzarino, ha dimostrato di avere le mani sulla partita e, dopo aver subito una prima rimonta nel secondo periodo, ha saputo rigettare indietro Galanda e compagni e chiudere senza troppi patemi nel finale.
A Varese, ancora una volta, non è bastato uno Slay da peso massimo: 29 punti e 9 rimbalzi. Troppe le assenze tra i suoi compagni a partire da Thomas (0/4 da tre mentre tutta la Ngc bombardava senza pietà), Mc Grath (disastroso tanto in regia quanto in guardia) e Tusek. I pochi sprazzi di Galanda e Morandais, la grinta di Cotani e i lampi di classe di Childress (il meno colpevole nel crollo) hanno appena scalfito le sicurezze brianzole, rafforzate dal classico “cata sü” intonato nel finale che fa sempre un male cane, quando si perde. La Cimberio arriva così alla partita di sabato prossimo contro Cremona con la necessità di vincere e di farlo largamente per acchiappare la salvezza. Sarà durissima, servirà l’apporto di tutti: il diktat dunque è dimenticare subito Cantù, altrimenti sono incubi.
 
COLPO D’OCCHIO – Una bordata di fischi per l’ingresso in campo della Cimberio, un boato per l’arrivo sul parquet di Cantù. Il sempre più vecchio Pianella, per una volta non glaciale nella temperatura, rimane sempre molto caldo per il contorno di tifo. Assenti purtroppo, come ordinato dalle forze dell’ordine, i supporters biancorossi; anche per questo nella curva di casa non c’è grande scenografia ma ci si accontenta di un po’ di ironia (“Galanda-Cotani: playoff sui divani”) e di una lunga sbandierata.
 
PALLA A DUE – A lamentare una tegola pesante è coach Trinchieri che ha convocato Mazzarino ma è costretto a tenerlo in panchina a causa di un problema muscolare accusato nell’ultimo allenamento. Tutti abili per Pillastrini che recupera Gergati e tiene fuori dai dodici Marco Passera. Subito in campo i due ex di turno, Mc Grath e Morandais, reparto esterno di Varese insieme a Childress. “L’alpino” Mian è l’unico italiano tra i titolari di Cantù.
 
LA PARTITA – Una tripla di Childress rompe un inizio non certo spettacolare sui due fronti, in cui la Cimberio prova subito un giro di zona per non soffrire troppo la rapidità di Green in regia. Il primo vantaggio Ngc è di Lydeka, ben imbeccato da Leunen, ma Slay tra alti e bassi sigla il 6-8 del 5’. Le brutture proseguono e quando Mc Grath spedisce un passaggio in panchina Pillastrini fa subito alzare Thomas mentre dall’altra parte tocca a Markoshvili, subito a segno. I canestri di Morandais e Micov muovono il punteggio e quando Slay deposita il punto numero 9 Varese torna avanti 14-17. La Cimberio però soffre maledettamente a rimbalzo (11-2 per la Ngc in 10’) e alla sirena è perfetta parità, 17-17.
Cinque punti e un assist di Jerry Green rompono l’equilibrio al rientro in campo, con Cotani e Thomas che limitano i danni fino alla bomba di Markoshvili e al canestro di Mian con cui la Ngc decolla (29-21). Il rientro dal timeout è peggiore, con due palle perse da Thomas e Tusek e l’ennesimo rimbalzo in attacco concesso a Cantù; per fortuna Cotani trova una tripla dall’angolo importante. Quando però Mc Grath fallisce un tiro aperto, Micov riaggiusta subito il divario che per Varese vuol dire -8. Pillastrini abbassa il quintetto e ringrazia Childress: due assist per Slay e una tripla in transizione valgono il pareggio a quota 36. Prima della sirena però Markoishvili sistema i conti con il canestro del 38-36.
Un semigancio di Thomas riporta avanti la Cimberio per un istante però Cantù sorpassa subito, trascinata dalla classe cristallina di Markoishvili (47-41). Ci vuole un’altra invenzione di Slay dall’arco a limitare i danni ma a preoccupare è un Thomas completamente fuori partita e autore di continue forzature. Anche la difesa preoccupa, perché la Ngc colpisce troppo spesso da vicino e non solo con il georgiano, arrivato a quota 20. Sotto di 9 Pillastrini è costretto a dare spazio a Gergati e Martinoni per far rifiatare i titolari ma l’unico sussulto è di Galanda. Il finale di periodo è ancora amaro: tripla di Micov con fallo di Thomas e sirena che suona sul 63-51 per i brianzoli.
 
IL FINALE – Un’altra tripla di Micov fa arrabbiare Pillastrini che vuole spendere subito un minuto di sospensione per aggiustare la difesa. Galanda lo ripaga con una tripla subito seguita però dal quarto fallo di Childress. La retroguardia biancorossa allora salta per aria del tutto, con Micov e Leunen a segno da tre e l’americano che arrotonda in contropiede il 76-57. Due canestri di Slay e Cotani con 5’ da giocare assomigliano al canto del cigno anche se Morandais aggiunge cinque punti che valgono il 78-66 a 3’29” dalla fine. Varese prova il pressing ma perde Childress autore del quinto fallo e come in precedenza la sua uscita coincide con l’ennesimo tiro spezzagambe (stavolta è Leunen). Finisce qui, con gli ultimi canestri a incorniciare un 83-70 che fa felice tutto il palazzetto ma, inevitabilmente, una sola delle due eterne rivali. Quella che, tutto sommato, aveva meno bisogno dei due punti ma che ha dimostrato maggior voglia di portarli a casa.
 

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Sconfitti a Cantù 4 di 19
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Pubblicato il 01 Maggio 2010
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