Quelle pozzanghere di troppo davanti a casa
Una residente segnala la situazione del nuovo stabile di via Magenta 7 dove restano da ultimare alcuni interventi per la messa in sicurezza: "Quando piove si allaga tutto, fino alle cantine. Il portone è sempre aperto e può entrare chiunque"
Case Aler e inquilini: di solito i problemi saltano fuori a distanza di anni quando gli stabili cominciano a risentire il passare del tempo e la manutenzione fatica a star dietro alle magagne. In qualche caso, invece, si tratta di pecche di gioventù, diciamo così: ma ciò nulla toglie al desiderio – legittimo – degli inquilini di vederle sistemate. Specialmente se il contesto circostante è non solo dignitoso, ma ha degli elementi di pregio.
È il caso del nuovo stabile al civico 7 di via Magenta, dove un’inquilina (che ha chiesto l’anonimato), a nome anche di altri vicini, segnala alcune situazioni da sistemare a ormai quasi un anno dall’ingresso nella nuova casa. Il contesto è, come dicevamo, tutt’altro che malvagio: al di là della sempre trafficatissima via, c’è lo splendido parco ex Comerio, uno dei più recenti fiori all’occhiello della città per quanto attiene al verde pubblico. Spiace constatare che tanta cura da un lato di via Magenta lasci spazio a un più prosaico disordine dall’altro lato, dove le erbacce crescono rigogliose una anonima striscia di terreno non asfaltato, parcheggio occasionale (quando risulta praticabile…) si allaga regolarmente e, assicurano i residenti, in modo clamoroso in occasione di intense precipitazioni, come quelle da poco cessate. Nonostante il sole e il vento asciutto che da giorni accarezzano la città, davanti allo stabile ci sono ancora un paio di pozzanghere, a testimonianza della quanità d’acqua venuta giù. E non è tutto. «Abbiamo problemi con le cantine, perchè quell’acqua scola fino giù, e già si sente odore di muffa» constata l’inquilina. Per ovviare, si chiederebbe di asfaltare la striscia di terreno.
Un altro problema è legato alla sicurezza e agli accessi. «Il nostro portone non è collegato con il citofono, ancora oggi. Resta sempre aperto e chiunque può entrare. Qualche tempo fa un vicino ha trovato in cantina due stranieri, un ragazzo e una ragazza, e li ha cacciati via». Insomma, occorrono alcuni interventi di completamento: le case sono nuove e comode, nulla da dire, ma l’accessibilità è migliorabile. «Quando ho telefonato ad Aler» riferisce la signora, «mi è stato detto che la competenza per questi interventi era del Comune, che ad avvisarlo ci avrebbero pensato loro. Spero bene si provveda, dopo un anno. Anche per questo ci rivolgiamo alla stampa locale, chissà che qualcosa finalmente si muova anche per sistemare questi problemi…»
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