Uragano Cimberio: travolge Cremona e conquista la salvezza

Varese rimane in Serie A grazie al ko di Ferrara e Biella ma soprattutto a un'eccellente prestazione (98-78) in un PalaWhirlpool bollente di passione. Straordinario commiato di Childress: 30 punti

Come può uno scoglio arginare il mare? Se poi il mare ribolle di passione biancorossa, se le sue onde sono alimentate dalla voglia di vincere e di salvarsi per rilanciare in Serie A la Varese del basket, lo scoglio Cremona è costretto ad arrendersi fin dai primi schiaffi d’acqua, come avvenne lo scorso anno per la malcapitata Veroli. Al PalaWhirlpool c’era una finale salvezza da disputare e la Cimberio ha tirato fuori dal suo cilindro una partita bellissima, quasi perfetta, giocata al massimo dalla palla a due. Una gara su cui hanno pesato davvero tutti i giocatori schierati da Pillastrini: da Martinoni e Gergati che non potevano tradire la propria città, al Morandais tornato pantera, sino a Thomas, Slay, Cotani, Galanda e pure Mc Grath. Ma a prendersi i riflettori più di ogni altro è stato Randy Childress: alla penultima partita di sempre, l’ultima davanti a un pubblico amico, il play di Washington si regala un’uscita di scena degna di un grande tenore. Partenza soft, prosieguo intelligente e poi venti minuti di canestri irresistibili, soprattutto per la difesa cremonese fino allo score conclusivo di 30 punti. L’anno prossimo Randy non ci sarà, ma lascia Varese in Serie A da dove i biancorossi potranno ripartire con nuova linfa grazie a quel progetto Roosters già sulle scrivanie di via Sanvito. Quello però è il futuro: nel presente è bello segnalare la festa della gente che ha riempito il palazzetto fino all’esplosione di gioia sulla sirena, cui si è affiancata quella di giocatori e dirigenti in spogliatoio. Nel bene e nel male la squadra è sempre rimasta unita, su questo non c’è alcun dubbio. E non è un caso che unita, dal primo all’ultimo, si è potuta prendere tutti i complimenti del suo popolo e una salvezza che vale oro.
 
COLPO D’OCCHIO – L’atmosfera di Masnago è quella che si sperava. Gente in coda ai botteghini, tanti giovani e famiglie in attesa di entrare al PalaWhirlpool all’interno del quale la Curva Nord fa muro caldo e rumoroso a due passi dal parquet. Nella “gabbia” è tosta anche la rappresentanza ospite, avanguardia dei tifosi attesi domenica allo stadio per l’altra supersfida tra la Città Giardino e quella dello Stradivari. Più avanti nel match spunterà anche uno striscione che invita a diventare donatori di midollo osseo (Gazzada, domenica 30): perfetto.
 
PALLA A DUE – Squadre al completo per Pillastrini e Caja; prima del via ci pensa Slay, in quintetto, a caricare tutti i tifosi: contro di lui in pivot c’è Cusin mentre Martinoni rimpiazza Galanda tra i titolari. Childress, Thomas e Morandais sono gli esterni biancorossi di inizio gara.
 
LA PARTITA – Tre punti a testa di Milic e Morandais, una tripla di Martinoni: l’avvio è di quelli bollenti. Varese però è feroce, non concede nulla in difesa e quando Childress e Morandais la lanciano arriva sino al 14-5 del 4’. Poco dopo “Nick” sgancia la seconda tripla ma commette il terzo fallo lasciando il posto a Cotani. Il timeout di Caja non basta perché “Air France infila in entrata e poi imbecca una tripla in corsa di Thomas che vale il 22-5 e la nuova sospensione ospite. Per rivedere un canestro Vanoli bisogna attendere il 7’ (Rowland) ma è poca roba: per Cremona la sirena vale come il gong per il pugile in affanno e segnala un 27-9 da stropicciarsi gli occhi.
Un paio di attacchi a vuoto biancorossi e una tripla di Bell (29-15) consigliano prudenza a Pillastrini che usa un time out; Galanda si fa subito perdonare un errore con due appoggi vincenti e a metà secondo periodo è 35-15. La Vanoli paga anche il terzo fallo di Cusin e un colpo di nervosismo di Milic che stende Slay a metà campo. Un paio di canestri per parte chiudono i conti all’intervallo, con il tabellone che segna il legittimo 38-21 per i padroni di casa. 
Se Anderson rientra dagli spogliatoi segnando da lontano, Childress gli risponde subito imitato poco dopo da Morandais per il 44-26. Al 23’ Varese trova il quarto fallo di Cusin mentre Randy infila un’altra bomba; poco dopo anche Morandais commette la quarta penalità. Ora la Vanoli trova punti al tiro pesante con Anderson e Bell, ma Childress è ancora implacabile con la stessa arma e pure Cotani partecipa alla giostra: il punteggio cresce su ambo i fronti e al 27’ è 57-40. Cremona va a zona e Pillastrini chiama subito lo stop sul contropiede di Aguiar e trova Randy Childress ad esaudire le sue preghiere. Gergati dalla media e Aguiar da sotto siglano il terzo parziale: 67-52.
 
IL FINALE – Pillastrini ridà spazio a Mc Grath che segna due volte da fuori e ripaga la fiducia anche con due rimbalzi (74-57). Cremona non rinuncia a graffiare (due triplone di Anderson) ma Childress non dimentica la partitaccia dell’andata e manda al bar l’intera difesa. Thomas si fa perdonare la “magra” di Cantù e al 35’ la Vanoli è sotto di venti. Caja chiede ancora ritmi alti e tiri rapidi, Childress spegne gli ardori: i due punti sono in cassaforte, si gioca per lo scarto e Cremona lo deve fare senza Bell, scavigliato e applaudito. Morandais segna il +24, Childress tocca quota 30 e Pillastrini gli concede la staffetta con Mian: è il “baby” a siglare il libero conclusivo del 98-78 mentre la gente sta ancora acclamando Childress, poi sul tabellone arrivano le conferme dagli altri campi: Varese è salva, viva Varese.
 

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Cimberio: scene da una salveza 4 di 19
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Pubblicato il 08 Maggio 2010
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