Da Manila con 500 grammi di “Shaboo”
Due interventi della Polizia di Frontiera a Malpensa. Nel primo è stato arrestato un italiano con una quantità notevole di una droga sintetica più potente della cocaina
Arrivava da Manila via Dubaj con una valigia che non è passata inosservata alla Polizia di Frontiera di Malpensa. Dentro, dopo una perquisizione, i poliziotti hanno trovato 500 grammi di Shaboo, un potente stupefacente.E’ finito in manette un cittadino italiano, F. Emilio, 48 anni, di Grottammare su ordine emesso della Procura di Firenze.
Lo Shaboo è uno stupefacente sintetico a base di cloridrato di metamfetamina, seppur non sia da considerare una novità per il mercato italiano, costituisce un gravissimo pericolo per i suoi consumatori. Si tratta di una droga devastante, il cui mercato trova radice proprio nelle Filippine, che rende capaci di resistere alla stanchezza per giorni, insinuando in chi l’assume fobie persecutive e certezza di onnipotenza, con effetto fino a quattro volte superiore a quello della cocaina. Il costo di questo stupefacente è di oltre 400 euro il grammo, e da un grammo si possono ricavare fino a 30/40 dosi. Lo Shaboo viene assunta, come per il crak, tramite le “water pipe”, una sorta di pipa che raffredda il fumo mediante un’ampolla d’acqua che ne “facilita” gli effetti immediati. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Busto Arsizio a disposizione del Sostituto Procuratore Roberto Pirro e della Procura di Firenze che cura le indagini.
Pochi giorni dopo, a seguito di una serie di indagini che hanno visto impegnata per settimane la Squadra Investigativa della Polizia di Frontiera di Malpensa, gli agenti hanno sorpreso in flagranza di reato tre cittadini cileni: Reyes Silva Manuel Sebastian (24 anni), Lara Pizarro Ubaldo Enrique (46 anni), Flores Herrera Leandro Patricio (51 anni), che avevano appena sottratto una valigetta 24 ore contenete documenti e denaro ad un cittadino italiano in partenza da Malpensa.i tre cileni, già ricercati dalla Polaria per altri tre furti commessi nelle giornate precedenti (ed immortalati dalle telecamere di sicurezza) sono stati fermati e tratti in arresto. A due di loro inoltre, grazie ai filmati visionati in occasioni precedenti, sono stati attribuiti altri due furti con destrezza. Gli arrestati sono stati rinchiusi al carcere di Busto Arsizio a disposizione del sostituto procuratore dottor Roberto Pirro
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