Il Mondiale va in Sudafrica

L'Italia tenta uno storico bis: i rivali più agguerriti sono Brasile, Argentina, Germania, Spagna e Inghilterra. Occhio a Olanda e Portogallo, possibile una sorpresa africana?

Sembra ieri, e invece sono già passati quattro anni: i gol di Grosso e Gilardino in semifinale con la Germania, la finale con la Francia con il penalty di Zidane in avvio, la rimonta di Materazzi, il “colpo di testa” sempre di Zidane e poi i rigori con l’errore di Trezeguet e la chiusura ancora firmata da Grosso. Dolci ricordi per tutti gli italiani. Tra poche ore partono i Mondiali 2010 in Sudafrica: ripetersi per gli azzurri guidati ancora da Marcello Lippi sarà dura, anzi durissima. Cannavaro e compagni ci riproveranno, ma le rivali sono di livello assoluto. Ecco una sorta di griglia con favoriti, possibili sorprese, outsider e possibili delusioni annunciate.
 
LE FAVORITE – Impossibile non partire dai campioni uscenti. La forza dell’Italia (girone F facile facile con Paraguay, Slovacchia e Nuova Zelanda), più che in campo è in panchina: Marcello Lippi è una sicurezza, dà affidabilità, sbaglia raramente e ha saputo cementare un gruppo senza grandi campioni, ma quadrato, duro da battere e fisicamente robusto. I campioni del mondo di 4 anni fa sono “solo” nove: Buffon, Cannavaro, Zambrotta, Camoranesi, De Rossi, Gattuso, Pirlo, Gilardino, Iaquinta. Qualcuno sta bene e non delude mai (Buffon e De Rossi), altri sono reduci da una stagione disastrosa (Gattuso, Zambrotta, Iaquinta). La speranza è che Pirlo si riprenda, altrimenti son dolori. Le novità di rilievo sono poche: Chiellini e Maggio dietro, Marchisio a centrocampo, Pazzini in avanti. Un po’ pochino per alimentare speranze, ma non si sa mai…Favorita d’obbligo anche il Brasile (girone G con Portogallo, Costa d’Avorio, Nord Corea): mister Dunga ha fatto scelte “particolari”, ha chiamato solo i suoi fedelissimi, lasciando fuori tra gli altri Adriano, Pato e Ronaldinho. I verdeoro sono comunque fortissimi, se Kakà e Robinho girano, se Luis Fabiano fa quello che sa fare (cioè gol) e se Julio Cesar fa la saracinesca come nell’Inter del triplete ce ne sarà per pochi. Altra sudamericana in pole position è l’Argentina (girone B con Sud Corea, Grecia e Nigeria): il freno per i biancocelesti potrebbero essere le scelte di Maradona, allenatore criticato e idolatrato allo stesso tempo. El Pibe de Oro ha deciso che Zanetti, Cambiasso, Gago e alcuni altri fenomeni non meritano di giocare il mondiale sudafricano: la rosa è comunque spettacolare, i campioni si sprecano (Messi, Aguero, Tevez, Milito, Higuain solo per citarne alcuni), forse ha dei limiti dalla cintola in giù, ma se vincesse Maradona diventerebbe divino ancor più di quello che è già. Tornando in Europa ecco i campioni del vecchio continente, la Spagna (girone H con Cile, Honduras e Svizzera) di Vincente del Bosque: centrocampo unico al mondo con Fabregas, Xavi, Iniesta, Busquets, Xabi Alonso (uno di questi non giocherà titolare…senza dimenticare Jesus Navas e Silva), attacco più che formidabile con Fernando Torres, Pedro e David Villa, difesa rocciosa con Piquè, Puyol e Sergio Ramos davanti a Casillas. Basterebbe la metà di tutto questo per metterla in cima alla lista delle favorite, ma nelle competizioni che contano le Furie Rosse hanno sempre fatto cilecca: sarà la volta buona? Altra super potenza è l’Inghilterra (girone C con Usa, Algeria e Slovenia): anche qui, oltre ai fenomeni in campo, conta tantissimo l’uomo guida in panchina, l’italianissimo Fabio Capello, uno di quelli che ha vinto sempre, ovunque abbia allenato. Sul terreno verde ha perso un uomo chiave come Rio Ferdinand, ma in mezzo alla difesa John Terry è una certezza, a centrocampo Lampard e Gerrard sono una coppia che tutti vorrebbero, davanti c’è il signor Rooney, che è tanta roba. Impossibile infine non mettere tra le favorite la Germania (girone D con Serbia, Ghana e Australia). I tedeschi non hanno fenomeni, hanno perso Ballack prima del Mondiale, ma come diceva Gary Lineker: “Il calcio è un gioco che si gioca 11 contro 11, poi vince la Germania”. Löw ha ringiovanito la rosa, ci sono i ragazzi del Bayern Monaco che sono arrivati in finale di Champions League (Muller su tutti) più alcuni tedeschi figli di immigrati di vecchia generazione (Khedira, Tasci, Marin, Ozil, Boateng, Aogo), tutti pieni di talento tanto da aver vinto l’ultimo europeo Under 21: vedremo dove arriveranno, ma scommettere qualche euro su Schweinsteiger e soci potrebbe essere un buon investimento.
 
LE POSSIBILI SORPESE – Non la mettiamo tra le favorite, e buona parte della responsabilità è da attribuire allo pseudo allenatore Domenech: la Francia (girone A con Sudafrica, Messico e Uruguay) è reduce dalla finale di Berlino persa ai rigori, ma questa volta non sembra essere all’altezza. Poche stelle (alcune lasciate a casa, come Nasri e Benzema), vecchi leoni un po’ arrugginiti (Henry), stelle nel gorgo di scandali extra calcistici (Ribery). Messa nettamente meglio è l’Olanda (girone E con Danimarca, Giappone e Camerun): ai mondiali ha perso due volte in finale contro i padroni di casa, questa volta si presenta con una rosa ricca di fantasia e qualità, da Van Persie a Sneijder, da Van der Vaart a Kuyt; c’è l’incognita Robben, ma siamo pronti a scommettere che ce la farà a giocare. Altra europea avvezza alle delusioni internazionali è il Portogallo: in rosa c’è un fenomeno vero, Cristiano Ronaldo, uomo che può decidere di vincere le partite da solo, ma intorno a CR9 c’è poco, soprattutto dopo che Nani ha dovuto dare forfait. Siamo in Africa, quindi occhio ai leoni del Camerun, guidati in campo da Samuel Eto’o e con il portiere più forte del continente nero, Kameni. Da non sottovalutare anche la Costa d’Avorio, diretta in panchina da Sven Goran Eriksson, vecchia conoscenza del calcio che conta in cerca di riscatto: se Drogba ce la farà, potrà dare fastidio a tutti, altrimenti è destinata a crollare.
 
OUTSIDER – Partiamo da centro e sud America. Il Messico ha la squadra più forte di sempre, lo dicono gli esperti e lo sbandiera l’allenatore Aguirre. L’Uruguay ha un attacco stellare, guidato da Forlan e Cavani. Il Cile può essere la sorpresa del torneo: giovani, spettacolari, robusti, gli eredi di Zamorano e Salas (con “El niño maravilla” Sanchez in rampa di lancio) sono pronti a stupire. Robusto e ricco di qualità soprattutto in avanti il Paraguay: Santa Cruz, Valdez, Barrios e Cardozo sono uomini da tenere sotto stretta osservazione. Da non sottovalutare gli Stati Uniti: il movimento Usa cresce a ritmo incessante e in Confederation Cup un anno fa i giovani di Bradley hanno fatto soffrire tutti, Spagna e Brasile ne sanno qualcosa. Tra le europee occhio alla Serbia di Stankovic e Krasic, alla Danimarca di Bendtner, Kiaer e Tomasson, alla Svizzera di Inler e alla Slovacchia di Marek Hamsik, unica esordiente assoluta. Non sono quelli di otto anni fa, ma i coreani (del sud) corrono ancora come matti e potrebbero dare fastidio soprattutto alle difese statiche come quella argentina. La Nigeria senza Obi Mikel potrà fare poco, così come non ci si aspettano miracoli (in stile rugby 1995) dai padroni di casa del Sudafrica. Il Giappone sembra inferiore a quello delle ultime edizioni, ma i giovani come Morimoto possono aver voglia di mostrarsi nella vetrina mondiale.
 
PROBABILI DELUSIONI – Nel vecchio continente, le più scarse sono Grecia (ma occhio al gioiellino Ninis) e Slovenia. Poco da dire avranno Algeria e Ghana (ha perso il proprio miglior giocatore, Essien, anche se uno scherzetto nel girone alla Serbia Appiah e compagni potrebbero tentarlo); l’Australia ha più o meno gli stessi uomini di quattro anni fa, ma in panchina non c’è più Hiddink; la Nuova Zelanda è passata solo grazie a strani incroci geografici ed è molto inferiore alle altre; la Corea del Nord è un’autentica incognita: salvo nuovi dentisti (o presunti tali) non andrà lontano. L’Honduras ha alcune buone individualità (gli “italiani” Suazo e Leon), ma appare molto al di sotto della soglia minima per sperare.
 
Vinca il migliore, sperando sia ancora colorato d’azzurro.

Galleria fotografica

Gli azzurri ai Mondiali 4 di 26
Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 09 Giugno 2010
Leggi i commenti

Galleria fotografica

Gli azzurri ai Mondiali 4 di 26

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.