Il Noe controlla le acque del Verbano

Monitoraggio sulla balneabilità del lago finalizzati a monitorare la presenza di sostanze inquinanti e garantire, in modo assoluto, l’assenza nelle nostre acque di fattori nocivi

Sono cominciati oggi e proseguiranno fino alla giornata di domani, dei controlli sulla balneabilità del Lago Maggiore finalizzati a monitorare la presenza di sostanze inquinanti e garantire, in modo assoluto, l’assenza nelle nostre acque di fattori nocivi.

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I carabinieri vegliano sui bagnanti del Verbano 4 di 11

Da sempre i Carabinieri della Compagnia di Luino sono attenti alle problematiche ambientali ed in tale ottica hanno avviato un intensa campagna di controlli che è culminata in questi giorni.
Così, con il supporto dei reparti speciali è cominciata un’intensa attività volta a monitorare lo stato delle acque del Lago Maggiore e dei suoi affluenti. L’obiettivo è garantire la balneazione dei turisti che giungono sulle rive del nostro meraviglioso lago, fornendo loro la sicurezza sulla qualità delle nostre acque, nella convinzione che la migliore forma di difesa sia la prevenzione. Attraverso prelievi e controlli in zone vicine agli scarichi o alle foci dei fiumi, nell’ottica della tutela della salute dei cittadini, sono cominciati in chiave preventiva prelievi e controlli. I carabinieri hanno le idee chiare su cosa verificare, ma proprio per garantire l’efficacia dell’azione, mantengono, per ora, il più stretto riservo sugli obiettivi e tengono a precisare che la loro attività non nasce da segnalazioni di disfunzioni, ma da un’attenzione, una elevata sensibilità verso il paesaggio e verso gli scenari che -è obbligo di tutti – conservare immutati.
Questo è il contributo dell’ Arma al nostro ambiente ed al nostro territorio.

L’attività svolta è molto complessa e richiede l’impiego di reparti differenti che devono lavorare in sinergia fra loro. Oltre all’ Arpa ed all’ Asl, in tale ottica, in data odierna, si è cominciato con un campionamento delle acque nei comuni di Luino (Va), Laveno M. (Va), Casteveccana (Va), Porto Valtravaglia (Va), Maccagno (Va) e Tronzano (Va). I controlli interesseranno diversi siti presenti sulla sponda lacuale, e sui fiumi affluenti per accertare l’eventuale sussistenza di illeciti o di situazione che si potrebbero rivelare pericolose, soprattutto, per la balneazione nel Lago Maggiore. I servizi saranno svolti con l’ausilio di personale del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Milano, di un elicottero del 2° Nucleo di Orio al Serio (BG), e della motovedetta CC271 in dotazione alla Compagnia luinese. Le unità agiranno sinergicamente con verifiche condotte con la motovedetta sul lago e con l’occhio vigile del personale imbarcato sull’elicottero, pronto a cogliere dall’alto qualsiasi situazione da verificare approfondendo con più incisivi controlli.

L’elicottero oggi impiegato è un Agusta 109 NEXUS, in servizio nelle diverse e più aggiornate versioni, è caratterizzato da elevata velocità e completa configurazione avionica per l’effettuazione di voli strumentali. Di concezione, sviluppo e produzione esclusivamente italiana, questo velivolo è stato dotato di vari tipi di telecamera ed è in grado di riprendere ed inviare le immagini a terra utilizzando un sistema di ponti ripetitori. Questo è il motivo per cui è stato scelto questo mezzo che permette così di scambiare i dati con il personale imbarcato e quello stanziato a terra.

Per quanto attiene il N.O.E., l’Italia è stata la prima nazione in Europa che ha istituito una forza scelta ed orientata, in via prioritaria, all’applicazione della normativa ambientale. Sulla spinta delle sempre più pressanti problematiche legate alla difesa delle risorse del patrimonio ambientale italiano, nel 1986 venivano istituiti il Ministero dell’Ambiente ed il Nucleo Operativo Ecologico (N.O.E.) dei Carabinieri, posto alle dipendenze funzionali dello stesso ministero con compiti di vigilanza, prevenzione e repressione delle violazioni compiute in materia ambientale. Con la Legge 23 marzo 2001, n° 93, il N.O.E. ha assunto la nuova denominazione di Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente e la struttura organizzativa del Reparto è stata potenziata e calibrata su base interprovinciale, in modo da garantire una presenza qualificata su tutto il territorio nazionale.

In tale contesto un importante contributo per la riuscita è stato dato dall’Arma luinese che si è arricchita di un unità navale grazie alla dislocazione, presso il porticciolo di Luino, della motovedetta CC271. Ciòavvenuta a novembre scorso, maturata essenzialmente per la posizione geografica di confine della rete portuale e delle isole, in relazione al traffico lacuale, alla forte concentrazione turistica, soprattutto nel periodo estivo, ed alle attività balneari.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Giugno 2010
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