L’Onu condanna Israele

Dura presa di posizione delel Nazioni Unite che vengono accusate di ipocrisia da Tel Aviv. Il mondo islamico in subbuglio mentre l'Italia chiede il rilascio dei suoi concittadini

israeleIl Consiglio di sicurezza dell’Onu, riunito a New York per oltre 12 ore per esaminare l’attacco israeliano alla flottiglia di pacifisti per Gaza, ha chiesto un’inchiesta e il rilascio degli attivisti e delle loro imbarcazioni. In una dichiarazione sull’intervento israeliano nei confronti dei pacifisti diretti a Gaza, l’Onu domanda un’inchiesta "rapida, imparziale, credibile e trasparente".
Il Consiglio "deplora la perdita di vite umane e i feriti risultati dall’uso della forza durante l’operazione militare israeliana in acque internazionali contro la flottiglia che si stava dirigendo verso Gaza", è scritto nel documento. "In questo contesto, l’Onu condanna gli atti sfociati nella perdita di almeno dieci vite umane e di numerosi feriti".
Il ministro degli Esteri di Israele, Avigdor Lieberman, ha definito "ipocrita" e improntata a un "doppio standard" – in una telefonata con il segretario generale dell’Onu, Ban Ki Moon – la dichiarazione critica del Consiglio di Sicurezza sul sanguinoso blitz compiuto ieri dalle forze israeliane contro la flottiglia di attivisti filo-palestinesi in navigazione verso Gaza. Il Ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha chiesto oggi al suo collega israeliano Avigdor Lieberman in una conversazione telefonica di "adoperarsi affinché gli accertamenti" sui cittadini stranieri – fra i quali sei italiani – che hanno preso parte alla Flotilla e sono stati fermati dalle Autorità israeliane "vengano conclusi al più presto", in modo tale che "i fermati possano lasciare Israele".
Sono sei (non quattro, come trapelato ieri) gli attivisti italiani reduci dalla spedizione della flottiglia di aiuti per la Striscia di Gaza.
Gli Stati Uniti sono rimasti i soli a credere che quel che dice Israele è la verità. Lo ha ammesso una fonte dell’amministrazione Obama al giornale online The Politico. "Israele è così isolato che, non solo siamo rimasti i soli dalla loro parte", ha detto la fonte del’amministrazione.
Il ministero della Difesa israeliano ha dichiarato che sarà impedito l’ingresso a Gaza a qualsiasi nuova nave di aiuti. La dichiarazione è venuta dal vice ministro della Difesa Matan Vilnai secondo il quale Israele impedirà a qualsiasi altra nave umanitaria internazionale di entrare nelle acque antistanti alla Striscia di Gaza.
Sono 480 gli attivisti della flottiglia internazionale arrestati dagli israeliani dopo il blitz di ieri contro la spedizione umanitaria internazionale, mentre altri 48 stanno per essere espulsi.
Epicentro del bagno di sangue e’ stata la nave-guida del convoglio, la ‘Mavi Marmara’, affittata dalla IHH: un’organizzazione non governativa (Ong) turca che ha legami con l’esecutivo di Ankara, ma che sostiene anche Hamas, il movimento islamico radicale palestinese al potere a Gaza dal 2007. Il governo turco è in forte imbarazzo e si temono ritorsioni.

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Pubblicato il 01 Giugno 2010
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