Rotonde o semafori? Il viale della Gloria divide la maggioranza

La Lega boccia in commissione il piano urbano del traffico: voterà contro se verranno mantenute le tre rotonde previste sull'asse di scorrimento cittadino. Grandi (PD): "Una faida interna, non ci hanno nemmeno convocati"

Ancora equilibri instabili nel centrodestra bustocco. A mettere zizzania questa volta è la viabilità, in particolare le rotonde: se ne è avuta riprova martedì in commissione quando si parlava di Piano urbano del traffico e misure ad esso conseguenti. La Lega, nella riunione congiunta delle commissioni oper pubbliche e territorio, ha dato il suo "niet" alle tre rotonde previste sul viale della Gloria, l’arteria, già tracciato ferroviario della Milano-Sempione fino agli anni Venti, che taglia la città sfiorando il centro. Le tre rotonde sorgerebbe agli incroci con le vie Mameli, Borri e XX settembre, interrompendo il lungo rettilineo reso tutt’altro che veloce dai semafori, peraltro mai temporizzati a dovere in anni e anni. Le rotatorie renderanno il traffico più fluido e soprattutto più sicuro, per la giunta, rappresentata dall’assessore Lista; ma la Lega si è opposta bollando come "uno sperpero" la creazione delle rotonde, aggiungendo inoltre il no a quella prevista in corso Italia all’altezza del previsto capolinea dei bus di via Formazza. Una contrarietà netta quella del Carroccio, che con il consigliere Raimondi ha annunciato un formale voto contrario al Piano urbano del traffico stesso. È anche possibile che la Lega ridiscuta la faccenda, ma in caso contrario giovedì sera si andrà a una prova di forza in consiglio, dove il PdL avrebbe, almeno in teoria, i numeri per farcela da solo.
Un parere contrario (personale, precisa) all’idea delle rotonde è però anche quello della consigliera comunale e regionale della Lega Luciana Ruffinelli, che alla commissione non aveva preso parte. «Se l’ottica è quella di evitare gli stop-and-go ai semafori, be’, mi sembra un obiettivo fasullo. La civiltà di una cità non si misura poi dalla velocità con cui la si attraversa, ma dalla sicurezza per pedoni e ciclisti, ad esempio. È così certo che una rotonda sia più sicura? E poi personalmente vorrei vedere tutelato un bene storico come è il viale della Gloria».

Furioso Alberto Grandi per il PD (minoranza). «Non ci hanno nemmeno convocati, in commissione non c’eravamo. È una cosa inaudita. Questi si stanno facendo una faida tra di loro, uno spettacolo indecoroso. Nell’immenso caos creato in Comune dal trasferimento dei lavori pubblici ad Agesp, si sono persi… l’opposizione. E comunque» chiude la filippica l’irritato consigliere, «mettano mano alle buche nelle strade e sui marciapiedi, prima di pensare al viale della Gloria e a spendere altri soldi».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Giugno 2010
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