L’estate delle espulsioni: proteste anche a Malpensa

Mentre rivolte ed evasioni infiammano i centri d'espulsione di tutta Italia, un gruppo manifesta anche in aeroporto per l'allontanamento di un tunisino

In un estate “calda” nei centri d’identificazione ed espulsione – con numerose fughe e rivolte – la protesta approda anche a Malpensa: nel pomeriggio di martedì un gruppo di una ventina di manifestanti hanno messo in atto una contestazione in occasione dell’espulsione di un quarantenne tunisino rinchiuso in precedenza nel CIE di Via Corelli a Milano. Il gruppo è venuto a conoscenza del volo con cui il cittadino straniero sarebbe stato riportato in Tunisia e ha colto l’occasione per far sentire la propria voce contro la politica di «detenzione» ed espulsione.

I manifestanti, all’interno dell’aeroporto della Malpensa, dapprima hanno effettuato un volantinaggio, in A Malpensa protesta contro le espulsionivarie lingue tra cui l’arabo, poi hanno esibito degli striscioni contro le espulsioni effettuando un corteo itinerante nella zona delle partenze e invitando il personale addetto ai check in a rifiutarsi di rilasciare le carte d’imbarco relative alle espulsioni. Transitando davanti al check in della compagnia tunisina hanno scandito slogan contro i CIE. e contro le pratiche di espulsione. La protesta è proseguita, con il corteo che ha evitato di transitare davanti alle forze dell’ordine, fin quando l’aereo per la Tunisia è decollato: la protesta non ha comunque recato danno all’attività aeroportuale, né ha impedito ovviamente l’espulsione del tunisino. La Digos ha identificato quattro persone, tutte residenti nel milanese.
L’episodio si inserisce in un momento particolarmente delicato, con numerose proteste e tentativi di evasione in atto nelle strutture in cui sono rinchiusi gli stranieri privi di permesso di soggiorno, ma anche dai centri di accoglienza dove sono trattenuti appena sbarcati: negli ultimi giorni uomini e donne “detenute” hanno dato vita a rivolte a Milano, Trapani e Cagliari. Evasioni hanno riguardato i centri di espulsione di Brindisi, Gradisca d’Isonzo, mentre a Trapani sono fuggiti in trentuno.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Agosto 2010
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