“La visione di Furia sul mondo”
Cesare Guaita, rpesidnete del Gat, ricorda i 35 anni di conoscenza del professore che ha fondato l’osservatorio di Varese
Ricordo la sua campagna continua, insistita, inesauribile contro uno l’inquinamento luminoso che sta rovinando la visione del cielo stellato in Lombardia e più in generale nelle regioni più industrializzate del mondo. Suo grande merito fu, all’inizio degli anni 2000 stimolare una raccolta di oltre 25.000 firme che permisero poi alla Regione Lombardia di elaborare una delle leggi migliori contro l’inquinamento luminoso. Una legge ottima che quando, come spesso succede in Italia, veniva disattesa o trascurata, trovava nel mitico Prof. un censore inesauribile e spietato. Sì, perché togliere agli uomini del nostro tempo la possibilità di osservare il cielo stellato, vuol dire togliere l’essenza stessa della natura e della vita. Il Prof. Furia lo sapeva benissimo e credo che questa sia stata una delle motivazioni più profonde che gli permisero di creare, a Varese, il massimo centro di divulgazione astronomica del nostro paese. Un giorno mi fece notare una cosa che mi ha sempre fatto riflettere: “Prova a farci caso: chi si occupa di stelle e di cielo acquisisce una mentalità profondamente ancorata alle cose serie ed importanti della vita. Impara a pensare e riflettere, trascura le banalità per impiegare la mente in cose importanti e motivanti. E’ se questa passione per il cielo nasce nell’infanzia, dura per tutta la vita, con una inarrestabile tendenza a dilatarsi negli anni”.
Un’altra cosa che mi ha sempre colpito del Prof. Furia è stata la sua visione RELIGIOSA delle cose celesti, che esternava senza remore ogni volta che se ne presentava l’occasione. In un’epoca, come la nostra, dominata dalla ricerca dissennata del piacere e del consumismo, la gente si è completamente dimenticata del fascino incommensurabile del cielo stellato (in questo momento penso all’incredibile spettacolo della Via Lattea australe che ho potuto rivedere pochi giorni fa dal cielo incontaminato delle Ande cilene….). Credo che perdere il cielo stellato voglia dire perdere il senso vero della nostra situazione cosmica di minuscoli esseri pensanti. Furia lo ripeteva spesso: “E’ indispensabile capire quanto sia piccola la Terra e l’uomo che ci abita, rispetto all’immensità del cielo stellato. Immediatamente ci si rende conto che le vicende terrestri sono davvero insignificanti rispetto a qualcosa di più grande, di più bello, di più ricco che riempie tutto il Cosmo al di là della Terra”. IN questa grandiosità del Cosmo il Prof. vedeva di continuo la presenza di una mano creatrice e di un Creatore e non aveva nessuna remora ad insistere in ogni occasione su questo punto. E’ evidente, però, che solo chi si abitua ad osservare il cielo stellato può comprendere a fondo queste sensazioni. E’ evidente, insomma, quanto sia importante, al giorno d’oggi ancora di più che nel passato, abituare la gente comune ed i giovani a volgere lo sguardo verso il cielo stellato ed a riflettere sul suo significato. Lui, adesso, si trova all’altra parte della barricata, laddove la visibilità del cielo stellato è ancora migliore che sulle Ande cilene…. Ma il suo insegnamento terreno durerà per sempre, avendo un valore che nessuna banale attività umana può mettere in discussione.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Ennio Doris, il film sul banchiere è firmato dal regista varesino Giacomo Campiotti
Felice su Sono soprattutto stranieri e sportivi i turisti che apprezzano sempre di più il Varesotto
YORK su Nuovo sgombero al campo nomadi di Gallarate, polizia e carro attrezzi al lavoro dal mattino
massimiliano_buzzi su Si affida ad un professionista per rivalersi sul medico che aveva sbagliato diagnosi ma viene truffato
Ombretta Gianni su Le barche d'epoca di Laveno Mombello al Festival internazionale di Sète
PaoloFilterfree su Il PD: "Lega a Varese già asfaltata due volte, loro a caccia di like e noi stanziamo 3,5 milioni per le strade"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.