“Nessun cambio d’uso se le Poste non garantiranno servizi di base”
Sulla questione dell'immobile di viale Milano interviene il cosnigliere regionale Angelo Zappoli. Al centro della questione la scelta di trasferire a Belforte il ritiro delle Raccomandate
Angelo Zappoli, consigliere comunale varesino del gruppo La Sinistra, interviene sulla questione dell’immobile delle poste di viale Milano.
Quando il 30 luglio scorso, avevo scritto al Sindaco Fontana invitandolo a sollecitare Poste Italiane a rivedere la scelta di trasferire a Belforte il ritiro delle Raccomandate, non era ancora di pubblico dominio l’intenzione di Poste Italiane di vendere l’immobile di Viale Milano, dopo averne richiesto la variazione di destinazione d’uso.
Come ha rimarcato l’Assessore Binelli, la società, che é privata, che come tale si muove e come tale va trattata, ha fatto tutto senza tenere conto delle esigenze della popolazione e senza un confronto di merito con l’Amministrazione cittadina.
Quindi non solo gli abitanti di tutta la città dovranno recarsi in fondo a Viale Belforte per ritirare le raccomandate, ma anche tutti gli abitanti di una vasta area dovranno lì recarsi per ogni operazione postale: stiamo parlando di tutta quell’area che comprende Biumo Inferiore, il Viale dei Mille e Viale Valganna oltre che la zona di Giubiano, una zona densamente popolata, con una notevole percentuale di popolazione anziana, che si troverà senza ufficio postale.
Per questo mi attendo che nessuna variazione d’uso sia autorizzata prima che Poste Italiane abbia assunto l’impegno ad attivare alcuni servizi di base, come in altri quartieri e rioni della città, in un comparto capace di soddisfare le esigenze minime dell’area suindicata e l’impegno si sia concretizzato.
Quando il 30 luglio scorso, avevo scritto al Sindaco Fontana invitandolo a sollecitare Poste Italiane a rivedere la scelta di trasferire a Belforte il ritiro delle Raccomandate, non era ancora di pubblico dominio l’intenzione di Poste Italiane di vendere l’immobile di Viale Milano, dopo averne richiesto la variazione di destinazione d’uso.
Come ha rimarcato l’Assessore Binelli, la società, che é privata, che come tale si muove e come tale va trattata, ha fatto tutto senza tenere conto delle esigenze della popolazione e senza un confronto di merito con l’Amministrazione cittadina.
Quindi non solo gli abitanti di tutta la città dovranno recarsi in fondo a Viale Belforte per ritirare le raccomandate, ma anche tutti gli abitanti di una vasta area dovranno lì recarsi per ogni operazione postale: stiamo parlando di tutta quell’area che comprende Biumo Inferiore, il Viale dei Mille e Viale Valganna oltre che la zona di Giubiano, una zona densamente popolata, con una notevole percentuale di popolazione anziana, che si troverà senza ufficio postale.
Per questo mi attendo che nessuna variazione d’uso sia autorizzata prima che Poste Italiane abbia assunto l’impegno ad attivare alcuni servizi di base, come in altri quartieri e rioni della città, in un comparto capace di soddisfare le esigenze minime dell’area suindicata e l’impegno si sia concretizzato.
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