Piazza Falcone e Borsellino, il Comune interverrà in tempi brevi

Dopo la denuncia dei residenti, l'assessore Tomasini promette: "sistemeremo l'area. Anche se l'intervento sarebbe competenza dei costruttori"

«Ci muoveremo quanto prima per risolvere tutti i problemi. Forse già da domani». La denuncia dei residenti del quartiere intorno a piazza Falcone e Borsellino non ha lasciato indifferenti gli amministratori cardanesi. Ora l’assessore all’urbanistica e tutela ambientale Enrico Tomasini è deciso a muoversi in tempi brevi, anche se precisa nel contempo che «la responsabilità non è del Comune, è competenza dei costruttori». Ad uno di loro – uno dei più disponibili al dialogo, pare – era indirizzata la lettera aperta dei residenti.

 
L’area di piazza Falcone e Borsellino è una brutta gatta da pelare per il Comune: la prima idea del quartiere risale agli anni Settanta, la convenzione per la costruzione fu firmata a inizio anni Duemila e dava tempo 11 anni ai costruttori (diverse le imprese coinvolte) per realizzare le opere di urbanizzazione. Il risultato è che ancora oggi l’area non è stata consegnata al Comune e che per ogni intervento ci si deve rivolgere alle imprese, con la difficoltà di individuare a quale di esse competa l’area su cui lavorare. «Quando abbiamo dovuto fare la festa del commercio – continua Tomasini – abbiamo dovuto trovare un direttore dei lavori che firmasse la liberatoria per organizzare l’evento in piazza». In attesa di capire a chi competano i lavori, i residenti e i negozianti chiedono comunque di intervenire. «A più riprese – continua il sindaco Mario Aspesi – abbiamo sollecitato i costruttori perchè facessero manutenzione e tagliassero le piante infestanti. Ma a questo punto, interverremo in tempi brevissimi». In queste ore si sta definendo la modalità, anche perché poi il Comune dovrà rivalersi comunque sui costruttori, in futuro.
 
Gli stessi amministratori sono poi consapevoli che il caso di piazza Falcone e Borsellino non è l’unico aperto nella cittadina. Le cause sarebbero da ricercare proprio nelle convenzioni privato/Comune troppo poco vincolanti, che spesso prevedevano la realizzazione delle opere di urbanizzazione solo una volta completato l’intera lottizzazione: con il risultato che laddove non tutte le unità immobiliari sono state completate, i lavori su marcipiedi e spazi pubblici sono rimasti al palo. «Per evitare problemi – conclude Tomasini – nelle nuove lottizzazioni è previsto che le opere di urbanizzazione primaria vengano realizzate prima delle costruzioni».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Agosto 2010
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