Sfratto entro fine mese per il Rifugio Rex: “Se ci buttano fuori ci incateniamo”
"I terreni alternativi ci sarebbero, ma i Comuni della zona non ci danno le autorizzazioni" lamentano i volontari che curano una ventina di cani. Entro il 31 agosto dovranno lasciare la sede attuale in via del Gaggio
Un rifugio per cani sotto sfratto. Accade a Galliate Lombardo, dove il rifugio Rex, fin qui insediato nella via al Gaggio, nei pressi di una fattoria e della pista ciclabile, dovrà andarsene tassativamente entro il 31 agosto, "sfrattato". Si cerca una nuova sede in zona, ma benchè i terreni disponibili in teoria non manchino, a non arrivare sono le autorizzazioni dei Comuni. Anche a causa del periodo agostano, oltre che, presumibilmente, per la preoccupazione del fastidio che una struttura simile potrebbe arrecare ad eventuali vicini. Il rifugio Rex non è un canile vero e proprio, piuttosto un rifugio, appunto, per cani anziani o trovatelli («o magari per quelli cui è morta la padrona anziana e che i nipoti non vogliono tenere…»): a parlarne a Varesenews, lanciando un appello agli enti locali della sponda sud del lago perchè condeano un’autorizzazione, è una delle volontarie, la signora Marisa Malaspina. Il rifiugio sarebbe disponibile a svolgere il servizio di canile per i Comuni locali, «vari dei quali non hanno nemmeno delle convenzioni». Al momento vi sono imepgnate una decina di persone, e vi si trovano una ventina di cani.
«Spiego la situazione: noi di terreni ne avremmo trovati, avremmo anche la possibilità di acquistarli. Certo con una sistemazione in affitto, avendo alcune persone che ci sostengono in modo notevole, avremmo le risorse per mettere su una bella struttura. Abbiamo trovato un terreno ad Azzate, ma ora che torna in attività l’amministrazione comunale sarà settembre; a Buguggiate nelle vicinanze del Tigros, è area protetta e non si può; idem in un’altro comune. Terreni in cui non c’è un anima, ben lontani da zone residenziali, non sono disponibili».
Insomma, dove andremo? si chiedono i volontari.
«Dobbiamo lasciare la sede attuale entro il 31 agosto, ma come fare in questa situazione? A questo punto vorremmo farci sentire anche con la stampa e la tv locale, se non con Striscia la Notizia; e se vengono a buttarci fuori senza averci consentito di sistemarci in un altro terreno, siamo pronti a incatenarci per protesta».
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