“Campagna razzista”: il Pd porta i topi in Regione
I consiglieri presenteranno una mozione in cui si impegna la Giunta regionale “ad attuare tutte le iniziative perché siano tutelate e rafforzate le relazioni di buon vicinato"
«Quanto è accaduto è di una gravità inaudita che dà davvero la misura del rischio che si può correre se non si trova la via maestra del rispetto del valore delle persone e del valore del lavoro». Così il deputato varesino del Pd, Daniele Marantelli ha commentato la dura campagna contro i frontalieri in Ticino. «In questi giorni – ha aggiunto – ne abbiamo discusso con i colleghi della commissione esteri. Noi del Pd lo scorso anno c’eravamo battuti perchè si evitasse di associare i frontalieri agli evasori fiscali e c’eravamo riusciti portando a casa un risultato concreto. Non abbiamo alternativa tra la strada del dialogo e del rispetto. Credo che sia dovere da parte nostra tutelare i diritti che i nostri lavoratori che in Canton Ticino non vanno in vacanza ma vanno a lavorare onestamente contribuendo alla ricchezza degli amici svizzeri». Il Partito democratico delle province da cui provengono gran parte degli oltre 45mila frontalieri lombardi si è inoltre espresso ufficialmente sulla vicenda definendo la campagna "razzista e denigratoria".
Il segretario regionale del PD Maurizio Martina, bergamasco, il capogruppo in Regione Luca Gaffuri, comasco, e i consiglieri Stefano Tosi, Alessandro Alfieri, varesini, assieme ai parlamentari eletti nei rispettivi territori, intendono intraprendere delle iniziative di protesta. E come primo passo i consiglieri presentano una mozione in cui si impegna la Giunta regionale “ad attuare tutte le iniziative perché siano tutelate e rafforzate le relazioni di buon vicinato tra le comunità confinanti e siano tutelati i diritti di tutti i cittadini”.
Ma nel documento si chiede anche di “attivarsi presso il nostro Governo perché siano manifestate alle autorità elvetiche il profondo disagio delle nostre comunità e siano tempestivamente attivate tutte le iniziative tese a riaffermare il reciproco rispetto culturale e morale tra le rispettive comunità”.
Inoltre, Martina, Gaffuri, Tosi e Alfieri invitano la Giunta a “valorizzare le comuni radici, fatte di tolleranza e accoglienza”, ma anche “a promuovere con le competenti autorità cantonali tutte quelle iniziative atte a favorire una effettiva integrazione tra le diverse comunità confinanti”.
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