Istituto De Filippi: 60’anni di cultura, formazione, accoglienza
Il 18 ottobre prenderà il via il fitto calendario di eventi pensati per ricordare i sessant'anni di attività di un'istituzione cittadina
L’istituto de Filippi compie sessant’anni. Sei decenni trascorsi al fianco della città, per dare servizio, cultura, formazione. In occasione dell’importante traguardo, il centro di via Brambilla a Varese annuncia alcune importanti novità e un calendario di festeggiamenti.
La prima grossa novità è l’introduzione di un Consiglio di Amministrazione che affianca il rettore della scuola alberghiera Baggio. Cinque i componenti del CdA: il presidente Marcello Giola, i consiglieri Zorzi, commercialista, Giorgetti, perito del tribunale, Bottinelli, commercialista.
Gli eventi rimarcheranno le diverse vocazioni che l’istituto ha avuto nella sua storia: culturale, con una serie di incontri sulla presenza e sul senso della sua attività in città, sull’etica delle professioni, su futuro e passato con il ricordo delle due figure centrali, il cardinale Schuster e don Locatelli; musicale, con alcuni appuntamenti con orchestre cittadine come quella studentesca in calendario all’apertura delle celebrazioni il prossimo 18 ottobre, e altre bande locali nel maggio prossimo; celebrativa con l’avvio delle manifestazioni insieme a Monsignor Stucchi.
Un tour gastronomico tra cibo cultura e religione completerà il calendario degli eventi di un istituto che vuole festeggiare i suoi 250 studenti, quasi raddoppiati in dieci anni a riprova della bontà della sua educazione, certificata, quest’anno, dall’alto gradimento ottenuto dai suoi studenti inviati in stage in realtà lavorative locali, nazionali e internazionali. Quest’anno, inoltre, oltre al corso tradizionale ministeriale è stato attivato un corso regionale che formerà figure flessibili, tra cucina e sala, una sorta di oste di antica memoria.
Sotto i riflettori, però, sarà anche la parte "servizi" fornita dal centro congressi, per meeting, convegni e seminari, con attività alberghiera annessa: 98 camere quasi sempre piene divise tra vocazione universitaria, con studenti che arrivano dal Medio Oriente dall’Africa e da altre regioni italiane, e accoglienza di lavoratori, in città per periodi lunghi, o ospiti di società sportive o di scuole cittadine.
Vocazioni che hanno fatto di questo Istituto una vera e propria istituzione, pronta a festeggiare con l’intera città.
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