Manifattura Cittadina: “Lista comune delle opposizioni”
L'associazione si pone in posizione di "cerniera" a centrosinistra, auspicando unità a partire da programma e candidature. Il 25 settembre la "Fiera della Città che vogliamo" per presentare idee e progetti
Manifattura Cittadina batte un colpo in vista delle elezioni, conclude una fase della sua attività e si prepara alla sfida delle elezioni amministrative invitando la cittadinanza ad un evento in programma sabato 25 settembre prossimo, dalle 10 alle 18,30 circa, presso il cortile di Migrando in via Pozzi, 3. Sarà la "Fiera della città che vogliamo", occasione per l’associazione di lanciare le prime proposte operative e fare il punto sul lavoro dei suoi tavoli tematici che, come annunciato fin dall’inizio, hanno esaminato vari aspetti di politica cittadina – urbanistica, welfare, ambiente – in nove mesi di attività. Una "gravidanza" laboriosa quanto basta per individuare alcuni punti qualificanti, all’interno delle materie trattate, che si vorrebbe introdurre in un programma per il governo della città. Questa la posizione dell’associazione, come conferma il presidente Pietro Tosi: «Sulle alleanze in questo momento non abbiamo ancora una scelta definita. Vogliamo portare avanti una lista comune di tutta l’opposizione che concordi e condivida un programma preciso. Per superare vecchie ruggini, litigate e divisioni e sinistra, servirà un comitato di raccordo, un organismo di coordinamento. Abbiamo già avuto contatti cn PD, Sel, Indipendenti di Centro (il gruppo che fa riferimento all’ex sindaco Gian Pietro Rossi ndr), Italia dei Valori, ma non abbiamo ancora certezze». In effetti la situazione delle alleanze, a nove mesi dal voto, è ancora abbastanza in alto mare, a centrosinistra nele ultime settimane la situazione indicava la possibilità di due raggruppamenti, quello maggiore e più "istituzionale" centrato sul PD più alleati, fino alla Federazione della Sinistra dei partiti comunisti, e uno "alternativo" con elementi di sinistra legati al Comitato antifascista, verdi, "grillini". Momento delicato, ed è forse prematuro dare per scontato questo esito, bisognerà identificare con chi schierarsi, e soprattutto su che basi, se davvero si finirà al voto divisi. Cosa che Manifattura Cittadina, è chiaro, non auspica.
Stamane Pietro Tosi, con Barbara Gazzi e Chiara Ferré, ha incontrato la stampa locale per pubblicizzare l’iniziativa di sabato 25 settembre ma anche per rimarcare l’impegno a costruire insieme a cittadini, partiti e associazioni un’alternativa al governo della città. "Interpretare la richiesta di cambiamento della politica" che viene dalla città è uno degli obiettivi chiave, per "dare voce alla protesta verso l’attuale gestione della cosa pubblica fortemente inquinata da interessi di parte, coperti da una bonomia di modi e di parole che assicura il tranquillo svolgersi degli affari agli interessati, negando le scelte che l’interesse della collettività richiedere e la trasparenza che comporterebbero". Costruire "una base attiva" di persone che "si occupino delle questioni collettive e continuino a farlo anche dopo le elezioni in un rapporto permanente tra cittadini ed eletti". Per questi obiettivi serve la lista comune delle opposizioni, sostiene Manifattura Cittadina. E per farla diventare realtà servirà mettere l’accento sui candidati, "riconoscendo alla politica il ruolo primario" nella selezione dei medesimi, superando "vecchie logiche di schieramento, ruggini e posizioni preconcette" che ostacolano la collaborazione. Per scoprire che a Busto Arsizio "esistono risorse umane di gran lunga più ricche di quelle attualmente raccolte intorno ai simboli dei partiti, e alle quali dobbiamo dare possibilità di espressione",.
Cambiare il governo della città è l’obiettivo finale, dando "un segnale forte di diversità" fin dalla costruzione della lista civica, per ridare fiducia nella politica a chi, deluso, se ne distanzia sempre più.
Per chi vuole saperne di più, l’appuntamento è a sabato 25 settembre, alla "Fiera della città che vogliamo".
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