Maroni: «Qui c’era la mafia, ora giocano i bambini»

Il ministro dell'Interno all'inaugurazione dell'asilo nido di via Canova. L'immobile era stato sequestrato al clan Castelluccia e fa parte dei 42 beni confiscati in provincia di Varese

15 mila beni sequestrati per un valore di 16 miliardi di euro. Questi i dati di due anni di sequestri di beni alla malavita organizzata da parte del ministero dell’interno guidato da Roberto Maroni che questa mattina era a Lonate Ceppino per inaugurare la scuola “Luna Fatata”, il nuovo asilo nido creato all’interno di un immobile confiscato al clan Castelluccia e riconsegnato alla comunità lonatese come bene pubblico. Nessun simbolo padano all’interno ma una targa ricordo, all’ingresso, imprime nella storia del paese l’evento con il nome di Roberto Maroni bene in vista.

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Maroni inaugura l’asilo 4 di 13

Nella villetta a due piani di via Canova, questa mattina domenica, era presente il ministro dell’interno Bobo Maroni per il taglio del nastro, insieme al sindaco Massimo Colombo e a diversi esponenti locali del Carroccio, il presidente della Provincia Dario Galli e il senatore leghista Fabio Rizzi. «Quando sono arrivato al ministero c’era un elenco di superlatitanti, gente spietata che si vanta di aver ucciso tante persone – ha detto Maroni davanti a circa 200 persone – erano 30, ne abbiamo arrestati 26 in 26 mesi. Ne mancano 4, speriamo di mantenere la media e completare la cattura entro 4 mesi». Il ministro ha ringraziato le Forze dell’Ordine per il grande impegno profuso in questi due anni.

Sulla legge per la confisca dei beni Maroni dice di essersi ispirato alla proposta che fece Giovanni Falcone prima di essere ammazzato dalla mafia a Capaci: «Se adesso catturiamo un mafioso e sequestriamo la sua casa, questa non viene più restituita agli eredi nemmeno dopo la morte del boss – ha ricordato il ministro – abbiamo anche messo in campo nuove norme che ci permettono di sequestrare beni intestati ai figli dei mafiosi, anche se minori». Poi il ministro torna sui beni in provincia di Varese: «Sono 42 i beni che abbiamo sequestrato, li abbiamo consegnati alle amministrazioni quasi tutti e subito grazie all’Agenzia per la confisca dei beni che sta funzionando bene grazie alla collaborazione con gli enti locali. La cosa peggiore è lasciare che case, palazzi, automobili restino lì inutilizzati a marcire. Noi abbiamo completato il meccanismo facendo in modo che entro massimo un anno dalla confisca questi beni rientrino a disposizione del territorio come è stato fatto a Lonate, in questa bella casa dove da domani giocheranno i bambini».

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Pubblicato il 19 Settembre 2010
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