Nomine sanità: inizia il toto direttore
A fine dicembre, cambieranno i direttori generali delle aziende pubbliche della sanità. La discussione sulle "cadreghe" è già iniziata e così circolano i primi gossip
Ancora i tempi non sono maturi. La scadenza dei mandati è prevista a fine dicembre e così le nomime dei successori. Ma le partite si stanno già giocando sui tavoli della politica. I listini di chi "sale" e chi "scende" sono in dicussione.
Per la nostra provincia, per esempio, si rincorrono voci di grandi cambiamenti. All’azienda sant’Antonio di Gallarate sembrerebbe atteso l’arrivo del Sindaco Nicola Mucci (nella foto) che erediterà una complessa situazione da parte di Armando Gozzini, interessato ad assumere altro incarico. La posizione del primo cittadino godrebbe di solidissimi appoggi da parte del PdL locale e il suo profilo non sarebbe inviso ai vertici regionali.
Grande favorito per la poltrona di Busto un vero outsider: Simone Rasetti, attuale addetto stampa dell’assessore Bresciani, appena entrato nella lista dei dirigenti regionali. Il portavoce sta girando da alcuni mesi per le aziende ospedaliere dando lezioni di comunicazione ai primari delle diverse unità. Giusto a Saronno inizierà il prossimo 7 ottobre un corso che lo vedrà impegnato 6 giorni mentre a Varese si intratterrà solo per mezza giornata.
Il suo arrivo potrebbe soddisfare la richiesta della Lega Nord di contare di più nella sanità lombarda, una richiesta che potrebbe riguardare anche l’azienda varesina. Il posto di Walter Bergamaschi, che in due anni ha conquistato sul campo onori e glorie per aver saputo riportare equilibrio e serenità in un ambiente un po’ caldo, potrebbe diventare verde. Due i varesini doc di fede leghista papabili: Andrea Mentasti, attualmente alla direzione del Sant’Anna a Como, o Giuseppe Rossi (nella foto qui sotto), conosciuto anche come Gege al fianco di Roberto Maroni nella band Distretto 51, impegnato alla direzione generale del’Asl di Lodi. Una bella sfida per chiunque arrivi in via Tamagno, data l’eredità pesante che arriva alla fine di una gestione apprezzata da parte del tecnico Bergamaschi, voluto fortemente dal direttore generale Carlo Lucchina che lo ha "strappato" al Ministero della sanità.
L’arrivo di un leghista a Villa Tamagno, però, comporterebbe un cambio di "colore" in via Rossi dove l’attuale dirttore Pierluigi Zeli potrebbe cedere il posto al vertice dell’Asl a un rappresentante del PDL dopo una conduzione durata due mandati consecutivi.
Nulla, comunque, è certo e i giochi sono ancora apertissimi. Siamo solo alle prime "quotazioni"
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