Puliamo il Mondo si prende cura dei fiumi

In Lombardia centomila volontari impegnati in più di 500 aree: dall'Olona al Lambro, il grande abbraccio alle acque della nostra regione

Grandissima partecipazione all’edizione 2010 di “Puliamo il mondo”, la giornata di impegno diretto per l’ambiente organizzata da Legambiente e intitolata quest’anno ad Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” (e custode dell’ambiente) ucciso dalla camorra a Pollica, nel Cilento. Sono state oltre 500 le aree ripulite in Lombardia, con migliaia di sacchi di immondizia e decine di camion di rifiuti ingombranti. La diciottesima edizione di Puliamo il Mondo da venerdì a domenica ha visto impegnati circa 100mila volontari, armati di guanti e ramazze, al lavoro nella nostra regione.
 
Materassi, batterie d’auto, vestiti, poltrone, cd, paraurti, computer, calcinacci, e molto altro ancora, sono i rifiuti scoperti dai volontari che hanno risposto all’appello di Legambiente, per fare della Lombardia un posto più bello. A Lovere (BG) i volontari hanno addirittura ripescato un’automobile dalle acque del lago di Iseo. Un filo particolare ha unito le tante iniziative di tutela dei fiumi, come il Puliamo il mondo sull’Olona, che ha portato tanti volontari del cigno verde fino a Malnate. La novità lombarda di quest’anno inoltre è stata la nascita dell’edizione speciale di Puliamo il Lambro. A sette mesi dal disastro che ha investito uno dei più inquinati corsi d’acqua lombardi, l’associazione del Cigno Verde ha dedicato l’evento di quest’anno proprio al fiume. Centinaia i volontari si sono recati lungo le sponde del fiume per ripulire le sponde da quintali di sporcizia. Gli eventi principali si sono svolti al Parco Lambro a Milano e a Monza. Nonostante il cattivo tempo, nella giornata di sabato, abbia costretto a rimandare alcune operazioni di pulizia al prossimo week-end, si conferma la grande voglia di partecipazione e volontariato in Lombardia: 300 le amministrazioni comunali che hanno aderito e 150 le scuole. A Milano sono state ripulite 61 aree sparse per la città, mobilitando oltre 10 mila volontari: parchi, navigli, giardini e 40 istituti scolastici hanno visto l’impegno degli “spazzini per un giorno” con la pettorina del Cigno Verde. In provincia anche diverse altre iniziative, ad esempio in Valbossa e a Busto Arsizio.
 
Al termine di questa intensa maratona di pulizie generali un dato emerge sul tipo di rifiuti raccolti: i sacchi dell’immondizia sono stati riempiti da tanta, tantissima plastica. La tre giorni è stata, quindi, un’occasione importante per ribadire la necessità di dire “stop” ai sacchetti di plastica non biodegradabili su tutto il territorio nazionale entro il 1° gennaio 2011. Un divieto che, se non fosse stato rimandato, sarebbe dovuto scattare già dal primo giorno del 2010. Promuovere un rapporto di scambio tra cittadinanza e istituzioni, insieme all’informazione sulla necessità di una corretta gestione dei rifiuti – da quelli solidi urbani a quelli speciali – è, infatti, uno degli obiettivi che si prefigge la campagna di Legambiente, facendo perno proprio sulla diffusione capillare delle azioni promosse dai volontari sul territorio. Per questo motivo l’associazione ha lanciato una grande raccolta di firme per dire basta all’inquinamento derivato dalla dispersione nell’ambiente di miliardi di sacchetti di plastica e per dire basta alle proroghe del governo.
«La fine del sacchetto di plastica in Lombardia passa dalle migliaia di no dei cittadini impegnati in questi tre giorni in Puliamo il mondo – ha detto Andrea Poggio, vicedirettore nazionale di Legambiente -. Chi non ha già firmato vada su www.puliamoilmondo.it per dire stop a questo spreco fatto di 20 miliardi di sacchetti all’anno in Italia che sono un danno incalcolabile per l’ambiente. Non vogliamo più proroghe né rinvii: la Regione si impegni a garantire il divieto dal 2011. È ora di dire basta una volta per tutte».
 
«Nonostante il tempo incerto – conclude Barbara Meggetto, direttrice Legambiente Lombardia– centomila volontari di tutte le età hanno ripulito la Lombardia. Segno evidente che in tutti i cittadini esiste il desiderio di vivere in città più pulite e vivibili. Puliamo il Mondo è una campagna che ormai ha un successo inossidabile di partecipazione, che non è più solo pulizia dai rifiuti ma, anche, un modo per ribellarsi all’inquinamento e agli abusi sul territorio. Come l’aggressione che ha subito il fiume Lambro, e che subisce ancora visti i quintali di immondizia che abbiamo raccolto lungo le sue sponde».

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Pubblicato il 26 Settembre 2010
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