Rocco Magnoli, l’architetto di Versace e dell’alta moda

Inaugurata alla presenza di Santo Versace la mostra dedicata all'archietto varesino famoso in tutto il mondo che si terrà alla Sala Veratti fino al 3 ottobre

Santo VersaceÉ stata inaugurata oggi pomeriggio, sabato 11 settembre la mostra dedicata a Rocco Magnoli, uno dei più brillanti architetti della "moda" degli ultimi anni, varesino d’adozione. Conosciuto in tutto il mondo, dagli anni Settanta ha lavorato per i più eleganti showroom e boutique della moda – a cominciare da Versace – per terminare con due progetti simbolo proprio a Varese: la ristrutturazione del cinquecentesco palazzo Biumi – che oggi ospita la Boutique Blu, gestita dalla moglie Flavia – la realizzazione del grande negozio Hermes in Corso Matteotti e la ristrutturazione del Convento delle Romite Ambrosiane al Sacro Monte.
Oggi la moglie e il figlio, – fondatori dell’associazione Culturale Rocco Magnoli Onlus nata per l'archiettetto Peter Bottazzi e l'assessore Massimiliano Finazzer Floryricordarlo – hanno organizzato la mostra varesina che è stata inaugurata alla presenza di Santo Versace (foto sopra), fratello dello stilista Gianni, e di Lorenzo Carmellini – socio di Magnoli nello studio Laboratorio & Associati.
 
«Rocco è stato un professionista, abbiamo lavorato insieme per anni – racconta Versace -. Non si è mai messo "in pedana" ma era molto amato e stimato tra gli addetti ai lavori. Non era conosciuto al grande pubblico ma ha lavorato tutto il mondo. Ricordo i nostri viaggi, una volta abbiamo letteralmente girato il mondo in dodici giorni. Questa mostra lo racconta molto bene: semplice, riservato ma di grande qualità».
Quando si entra nella Sala Veratti infatti, si ha la sensazione di trovarsi in un luogo sconosciuto. La sede si presenta completamente trasformata: sfondo nero che stride con gli affreschi del soffitto, tre schermi sul pavimento che proiettano immagini illuminate solo dalla luce che penetra da piccole finestrelle. L’idea è di Peter Bottazzi, l’architetto chiamato ad allestire questa mostra che prende il nome La mostra di Rocco Magnolidi "Tracce". «Il tentativo è stato quello di portare l’universo emozionante e palpabile di Rocco. – spiega Bottazzi (foto sopra con Finazzer Flory)– É una sintesi, un’assaggio di quello che era, del suo universo». Sui tre schermi infatti, passano i disegni dell’architetto ma anche scritti, "scarabocchi", bozze. In sottofondo, una voce legge le poesie di Magnoli, artista a tutto tondo che amava esprimersi per l’architettura ma anche tramite le parole.
Presente all’evento anche Massimiliano Finazzer Flory, assessore alla cultura della città di Milano che, dopo aver visto la mostra, ha commentato «L’allestimento è quasi caravaggesco, ci fa "sentire" il corpo di Rocco, la luce squarcia l’oblio e la poesia prevale sulla parola».
La mostra sarà visibile al pubblico fino al 3 ottobre, dalle  9 alle 12 e dalle 14.30 alle 18.30, dal martedì alla domenica.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Settembre 2010
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