Varese, terzo pareggio. Ma Masnago riabbraccia Ebagua

Varese-Pescara 1-1. Sotto per la rete di Soddimo, i biancorossi reagiscono con una ripresa tutta grinta. Il portiere ospite fa i miracoli fino al pareggio dello scatenato nigeriano: alla fine il pubblico è per lui

Il Varese a Masnago non perde, ma non riesce nemmeno più a vincere: con il Pescara, nel terzo incontro casalingo del campionato, i biancorossi si fermano sull’1-1 e, come accaduto con Atalanta ed Empoli, hanno di che arrabbiarsi. Con se stessi, prima di tutto, perché se nel primo tempo avessero gettato sul campo la medesima grinta della ripresa forse non sarebbe finita così. Ma anche contro la malasorte vestita con la maglia del portiere abruzzese Pinna, autore nel finale di tre interventi salva-risultato, senza dimenticare un paio di cadute in area di rigore da rivedere alla moviola. Alla fine però il pari ha almeno un suo perché, quello gridato a gran voce dalla tribuna dopo il fischio finale: «Giulio, Giulio» è l’urlo di Masnago, perché a risolvere una situazione difficile è stato Ebagua. Il suo ingresso è stato determinante con il gol e una rovesciata che meritava maggior fortuna. Dopo le incomprensioni (unilaterali, da parte sua, va detto) che erano seguite al match dei playoff con il Benevento, serviva un momento di conciliazione definitiva tra il bomber e la piazza. Si riparte dalla certezza di avere una bella scelta in attacco (Neto ancora strepitoso, Cellini in leggera risalita), ma anche con la consapevolezza che bisogna lavorare ancora tanto. Un’ultima parola per i portieri: Moreau si è fatto male all’occhio al 12’ ed è finito in ospedale; al suo posto Zappino ha fatto in pieno il proprio dovere.
 
COLPO D’OCCHIO – Piove su Masnago nell’ora che precede la partita, ma al fischio d’inizio il meteo gli ombrelli si chiudono e il verde del prato è più bello che mai. Gli spalti regalano una bella immagine: oltre 4.500 spettatori, in una serata così, sono un bel patrimonio. Si comincia come mai si vorrebbe: con un minuto di silenzio per l’ennesimo militare italiano morto in Afghanistan.
 
CALCIO D’INIZIO – Dopo quattro partite con la stessa formazione Sannino cambia un uomo: è Camisa, impreciso a Bergamo, a lasciare il posto a Dos Santos, veterano di questa squadra. In panchina si vede il portiere Zappino insieme all’ex di turno Ebagua: saranno protagonisti. Adriatici in campo con il 4-4-1-1; Soddimo che da ala passa a rifinitore alle spalle di Sansovini, mentre Mazzotta guadagna la maglia da titolare sulla fascia sinistra.
 
IL PRIMO TEMPO – I primi minuti di gioco dicono di un Cellini vivace, quasi a esorcizzare la magra di Bergamo. Proprio lui, su sponda di Neto, è il primo a impegnare Pinna con un tiro da fuori. La difesa però è ancora da registrare e all’11’ rischia su un’indecisione tra Pisano e Dos Santos: Mazzotta si infila ma l’uscita di Moreau è provvidenziale. Il portiere però si fa male (botta all’occhio con versamento di sangue) e deve lasciare il posto a Zappino, alla prima convocazione. Ci vuole qualche minuto al Varese per riprendersi dalla tegola, che poco dopo sarà seguita da qualcosa di peggio, ovvero il vantaggio ospite. I biancorossi lasciano un buco in mezzo al campo – è il 18’ – e il Pescara ne approfitta: palla sulla fascia sinistra, bel cross di Petterini e Soddimo, troppo libero, inventa una girata che non lascia scampo a Zappino.
Il Varese riparte a fatica e al 26’ reclama timidamente un rigore: Neto serve di tacco Cellini che va giù in mezzo a due difensori, ma l’arbitro non fischia. Il brasiliano si scalda e poco dopo uccella Mengoni che lo ferma con le cattive; la punizione è di Zecchin per la testa di Neto ma la palla sfila a lato. Se il Varese ha il carioca, il Pescara ha Soddimo: al 35’ è di nuovo lui a involarsi e concludere di poco fuori con la difesa ancora sbilanciata. Davanti non va meglio: Buzzegoli sbaglia spesso la misura mentre Zecchin non brilla quando prova un paio di conclusioni da lontano che finiscono in curva. Cellini ci riprova proprio allo scadere: passa un pallone che non tocca a nessuno, riceve il suo stesso assist ma si trova davanti l’uscita bassa di Pinna che manda tutti negli spogliatoi.
 
LA RIPRESA – Si ricomincia con il Varese che prova farsi più intraprendente a partire da Carrozza, autore di due percussioni volenterose. Al 7’ il Varese segnerebbe anche con bordata di Corti ma l’arbitro interrompe a palla ancora “viva” per un fallo dello stesso mediano. Sannino decide allora di appesantire l’attacco e sguinzaglia l’attesissimo Ebagua al posto di uno spento Zecchin. Una punizione calciata male da Buzzegoli però apre il contropiede ospite, con Corti obbligato al giallo per fermare un avversario. La battuta di Sansovini è violenta ma Zappino risponde alla grande.
Al quarto d’ora le proteste varesine sono ben più vibranti: un’azione Ebagua-Carrozza mette Cellini solo davanti al portiere ma l’attaccante cade su intervento di Zanon. Quando tutta Masnago si aspetta il rigore, arriva un cenno dell’arbitro che indica il “tutto regolare”.
Al 23’ tutto sembra compiersi: Cellini mette in area per Neto che, pur trattenuto vistosamente, prova comunque il diagonale ma la palla si spegne a lato di pochi centimetri. La rete però è nell’aria e tocca a Ebagua tornare alle piacevoli abitudini dello scorso anno: Buzzegoli ha il merito di recuperare un pallone vagante ma il suo tiraccio è da dimenticare, sulla traiettoria c’è Giulio che stoppa e non dà scampo a Pinna.
La partita si accende: Neto e Sansovini vengono fermati dalla difesa e dall’uscita di Zappino ma è ancora Ebagua a fare il numero con una strepitosa rovesciata fuori di un niente.
Il black out di una torre elettrica ferma il gioco per qualche minuto ma non la ritrovata “garra” del Varese che si rimette in equilibrio tattico (Frara per Cellini) ma non rinuncia ad attaccare. Il solito Neto guida l’assalto ma Pinna inventa miracoli in serie: prima su un tocco ravvicinato di Carrozza, poi su una scarica di Ebagua e ancora sulla sventola da fuori area firmata da Buzzegoli. Si va oltre il recupero previsto e il portiere ospite fa in tempo a smanacciarde l’ultimo pallone pericoloso: per il Varese c’è il terzo pareggio interno e anche stavolta non manca qualche motivo di dispiacere.

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Varese – Pescara 1-1 (0-1)
 
Marcatori: Soddimo (P) al 18’; Ebagua (V) al 24’ st
 
Varese (4-4-2): Moreau (Zappino dal 12’ pt); Pisano, Pesoli, Dos Santos, Pugliese; Zecchin (Ebagua dal 9’ st), Buzzegoli, Corti, Carrozza; Cellini (Frara dal 28’ st), Neto Pereira. All. Sannino. A disp.: Camisa, Mustacchio, Armenise, Eusepi.
Pescara (4-4-1-1): Pinna; Zanon, Mengoni, Sembroni, Petterini; Gessa (Nicco dal 38’ st), Tognozzi, Cascione, Mazzotta; Sansovini (Ganci dal 30’ st), Soddimo (Maniero dal 45’ st). All. Di Francesco. A disp.: Bartoletti, Bonanni, Del Prete, Alcibiade.
Arbitro: Pinzani di Empoli (Manzini e Crispo – IV° uomo Penno).
Note. Serata fresca e piovosa nel pre-partita, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Mengoni, Soddimo, Sansovini, Gessa, Corti, Pinna. Calci d’angolo: 5-2. Spettatori: 4.529. Incasso: 38.255 euro.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Settembre 2010
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