Le voci dei residenti: “Almeno ora si muoveranno a metterlo a posto”

Tra i cardanesi molti non approvano, ma notano che i ragazzi hanno sollevato il problema dell'edificio abbandonato da anni. "Speriamo che ora si muovano"

Il cordone di poliziotti che blocca l’ingresso alla via, i blindati della polizia con le reti sui vetri, i carabinieri con gli scudi schierati dal lato opposto. L’imponente dispositivo messo in campo contro gli Ultimi Mohicani ha incuriosito i cardanesi, che si sono presentati in via Porraneo, davanti all’asilo. Qualcuno è contento che finalmente si muovano per sgomberare, qualcuno si augura che la polizia usi la mano pesante. Ma non sono poche le voci che guardano con simpatia ai ragazzi: «Io abito a due passi, il primo giorno mi hanno messo un biglietto nel cancello, per spiegare che non volevano disturbare», spiega un residente. «Ed è vero, non hanno esagerato, solo sabato sera c’è stato un po’ di rumore». «Certo, occupare è sbagliato», mette le mani avanti un altro cardanese di mezza età. «Però – continua – hanno anche rimesso un po’ in ordine la casa, hanno dato un po’ di vita». Ed è un discorso che si sente in bocca a più di una persona, anche in piazza: «Da troppo tempo quell’edificio era abbandonato». Ribadiscono che l’occupazione illegale non è condivisibile, a qualcuno i giovani punk non stanno simpatici, però riconoscono che hanno aiutato a porre il problema di quel grande caseggiato grigio abbandonato, invaso dalle sterpaglie e con l’intonaco che si sbriciolava. «C’ha pure il tetto in Eternit, ma non gliene fregava niente a nessuno», accusa una ragazza del gruppo che occupava. Quelli della Casa del Popolo – storica istituzione cardanese- l’hanno messo anche nero su bianco, scrivendo sul sito – nei giorni scorsi – che gli Ultimi Mohicani pongono questioni da valutare, come quella sugli spazi inutilizzati.

Davanti all’asilo, nelle prime ore della mattina, c’è il via vai di qualunque mattina. «Qualche mamma era preoccupata, ma la situazione è sempre stata sotto controllo» rassicura il presidente dell’asilo Bosello, presente per tutta la mattina. Alcune mamme si trattengono lì davanti, guardano cosa succede. «Sono sempre stati gentili, la mattina passava la ragazza che andava a prendere i cornetti al bar». C’è anche chi storce il naso, tra le mamme: «Ma non sono comunque belli da vedere». Belli o meno, ora sono lì, a due passi dall’asilo, a guardare i loro amici che portano via le loro cose dalla casa, guardati a vista dalla polizia. «Dai, fai ciao con la mano», dice una mamma al suo piccolo. E lui saluta con la manina, senza parlare.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Ottobre 2010
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