Ambiente, l’Arpa farà 2mila controlli in un anno

Il nuovo regolamento dell'Agenzia regionale per l'ambiente prevede un gran numero di verifiche, con l'impegno di 170 funzionari: potranno accedere anche a strutture produttive per ispezioni

Più attenzione all’ambiente, attraverso più controlli: l’ARPA mette in campo ben 170 funzionari che saranno dedicati ad un programma di 2mila controlli per il 2011, il 40% in più del 2010: è questo il nuovo piano appoggiato dal Regolamento per la disciplina delle attività di controllo, appena varato dall’Agenzia, che intende potenziare e dare trasparenza e certezza alle attività di controllo ambientale sul territorio regionale. L’Arpa si occupa di ogni genere di controlli ambientali, dalla qualità dell’aria (monitorata quotidianamente) all’acqua, all’inquinamento acustico. In particolare, il nuovo regolamento prevede una maggiore possibilità di collaborazione con l’Autorità e la Polizia giudiziaria anche attraverso la sottoscrizione di specifiche convenzioni, finalizzate a particolari esigenze di indagine.
In ogni caso, poi, ai sensi dell’articolo 331 del Codice di procedura penale, il Regolamento prevede che tutto il personale Arpa, che abbia notizia di un reato perseguibile d’ufficio, debba farne denuncia per iscritto. La denuncia, sottoscritta congiuntamente al dirigente preposto, deve essere trasmessa senza ritardo dal Direttore di Dipartimento all’Autorità giudiziaria territorialmente competente. In particolare poi, nel caso in cui il reato possa prefigurare un pericolo incombente per la collettività e l’ambiente , il personale deve procedere immediatamente ad allertare direttamente la Polizia giudiziaria, oltre che il proprio dirigente preposto, assicurando la necessaria assistenza tecnico scientifica (art.4, comma 4, del Regolamento).

Si ricorda inoltre che, secondo quanto previsto dall’art.16, comma 6, della Legge Regionale 16/99 (istitutiva dell’Arpa), nell’espletamento delle attività di controllo, il personale dell’Arpa, munito di documento di riconoscimento rilasciato dall’Agenzia, può accedere agli impianti e alle sedi di attività e richiedere i dati, le informazioni e i documenti necessari allo svolgimento dei suoi compiti; il segreto industriale non può essere opposto per evitare od ostacolare le attività di verifica e di controllo.
Oltre ai 2000 controlli programmati, l’Agenzia svolgerà ulteriori controlli di tipo straordinario in relazione a situazioni di particolare attenzione, ovvero a seguito di specifiche richieste degli Enti locali e dell’Autorità giudiziaria.
Non inficia quindi l’efficacia dell’azione Arpa a tutela dell’ambiente l’assenza della qualifica formale di ufficiale di polizia giudiziaria. Del resto, tale qualifica, detenuta da taluni funzionari dell’Agenzia (poco più del 10% del totale), è stata necessariamente revocata a seguito della Legge Regionale n.14/2010, del 6 agosto scorso, che ha abrogato la norma che la prevedeva, con un emendamento della Commissione II del Consiglio Regionale approvato, peraltro, all’unanimità. In ogni caso, per consentire il corretto espletamento delle attività in corso, tale revoca avrà effetto dal 1° febbraio 2011.

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Pubblicato il 13 Gennaio 2011
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