Auto nelle aree sequestrate, ai domiciliari un parcheggiatore

Coda dell'inchiesta sui parcheggi abusivi nel parco del Ticino. Per uno dei proprietari coinvolti sono stati disposti gli arresti domiciliari perchè occupava con le auto le aree sigillate

Non voleva rassegnarsi all’idea di dover rimpicciolire la superficie del suo parcheggio in seguito al sequestro, effettuato nel settembre dell’anno scorso, dalla Procura di Busto Arsizio di alcune aree disboscate illegalmente per fare spazio alle auto dei viaggiatori di Malpensa a Somma Lombardo e così, dopo 4 segnalazioni di violazione dei sigilli, A.L. è stato arrestato. Il proprietario di uno dei tanti parking che sorgono intorno allo scalo della Brughiera aveva violato quei sigilli il 12 e il 20 ottobre e il 10 e l’11 novembre dell’anno scorso noncurante delle Guardie Forestali che, regolarmente, arrivavano sul posto per far sloggiare le centinaia di auto e riapporre i sigilli. Il sostituto procuratore Roberto Pirro ha così disposto gli arresti domiciliari per l’uomo, che risultava essere anche il curatore giudiziario di quelle aree, su richiesta dell’aliquota di Polizia Giudiziaria del Corpo Forestale dello Stato. L’operazione del settembre scorso aveva portato al sequestro di tre aree nelle quali i parcheggiatori accoglievano molte auto in più rispetto a quelle che potevano parcheggiare: in un caso la concessione era per 26 autovetture ma gli investigatori ne hanno contate 600. In tutto lo spazio abusivo sequestrato poteva contenere almeno 2000 macchine a settimana con un prezzo per auto custodita di 50 euro per 7 giorni. Il giro d’affari, probabilmente completamente in nero, era di circa 100000 euro a settimana che va moltiplicato per i diversi mesi in cui l’attività abusiva è prosperata. Numeri di tutto rispetto, dunque.

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Pubblicato il 10 Gennaio 2011
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