Blocco del traffico, Busto verso il no
Come in passato, l'orientamento sembra quello di invitare i cittadini ad abbassare i riscaldamenti e usare i mezzi pubblici al posto dell'auto
Meglio la moral suasion sul cittadino che il blocco del traffico. Così sembrano pensarla a Palazzo Gilardoni dove la Giunta comunale di Busto Arsizio si sta riunendo in queste ore per deliberare: fra i temi all’ordine del giorno, anche le condizioni piuttosto precarie dell’aria che i bustocchi respirano, inquinata da giorni di alte pressioni e ristagno a riscaldamenti accesi a tutta forza – oltre al solito traffico. L’intenzione che trapela dal palazzo è quella di non procedere a blocchi del traffico, a fronte di un’intenzione simile da parte, invece, di Milano , per domenica prossima 30 gennaio, dopo vari giorni di valori di Pm10 superiori alla media e, spesso, ai limiti di legge posti a tutela della salute soprattutto delle persone più fragili. Si dovrebbe invece provvedere con un’ordinanza, o comunque con un invito alla cittadinanza a non superare i 20 gradi con i riscaldamenti, ormai in gran parte regolabili autonomamente salvo casi locali, e a utilizzare il meno possibile il mezzo privato servendosi di quelli pubblici. Si valuterà, da parte dell’assessorato all’ambiente, la possibilità di iniziative condivise con le vicine Gallarate e Legnano.
In altre parole, se queste intenzioni saranno confermate, ci si affida al civismo dei bustocchi per rimediare ai guasti atmosferici prodotti dai loro stessi camini e marmitte.
Già in altre occasioni a Busto l’amministrazione Farioli si era distinta per il netto rifiuto di procedere agli impopolari blocchi del traffico, anche quando adottati altrove, citandone la dubbia utilità a fronte di un problema strutturale da affrontare con interventi a monte; o, quando parziali e limitati alle auto più vecchie (Euro0 e simili), lamentandone un’implicita iniquità verso le persone meno abbienti e gli anziani.
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