Busto a 5 Stelle e il programma “2.0”

Come online è stato scelto il programma, così online, fra gli iscritti al sito, si voterà alle primarie per il candidato sindaco

Busto a 5 Stelle, il gruppo locale ispirato al movimento di Beppe Grillo, si prepara alle elezioni amministrative e sfodera il "programma 2.0", condiviso con gli iscritti al sito Internet www.bustoa5stelle.it dopo la revisione, ovviamente, della "versione 1.0". È tutta nel segno di Internet e "virtuale" fin qui la campagna, anche se non è mancato qualche volantinaggio in centro per farsi conoscere, in modo che alal fine, non siano virtuali pure i voti elettorali. Per approdare alle elezioni, oltre a raccogliere le firme, bisognerà dotarsi di un candidato sindaco proprio, come impongono le esigenti norme del movimento lanciato dal comico più politico che ci sia. Il programma è scaricabile da qui. Come si può valutare dagli apositi grafici, è stato soprattutto sul tema dell’economia che vi è stato il confronto più netto, con opinioni differenti, mentre altre aree tematiche (salute e sostenibilità, partecipazione, ambiente, protezione e reti sociali, mobilità, acqua, futuro) hanno visto un accordo sostanziale. Fra le proposte programmatiche sulla sostenibilità, la "progressiva chiusura dell’inceneritore di ACCAM SpA in favore degli impianti di trattamento meccanico-biologico" ("modello Vedelago") e "riconversione dell’impianto verso un centro di recupero e riciclo alternativo"; pannelli fotovoltaici o solare termico per tutte le case popolari o di recente costruzione; autorizzare nuove edificazioni solo se di classe energetica da B in su; stop al consumo di territorio per l’edilizia e recupero delle aree agricole; promozione dell’obiettivo "rifiuti zero" a partire dalla riduzione a monte dei rifiuti (anche usando prodotti "alla spina", ecc.). Sulla partecipazione, le proposte comprendono un bilancio partecipato sull’avanzo di amministrazione – opzione approvata con qualche perplessità -, un social network cittadino ("FaceBust"? ndr), nomine nelle partecipate comunali per merito e non per tessera politica, la consultazione obbligatoria dei cittadini per l’approvazione di opere pubbliche di rilevanza economica e ambientale. Sull’ambiente, c’è anche una proposta in apparenza banale: installare dei bagni pubblici. Ma anche l’affidamento ad iniziative artistiche della riqualificazione di angoli di periferia, o abbandonati.
E ancora: banca del tempo, assistenza ai senza tetto, un ostello della gioventù in città, per la mobilità una politica di favore per la mobilità ciclabile, semafori con conto alla rovescia per il verde e "onda verde" coordinata sulle principali vie della città. Sull’economia, "rifiuto dei derivati e di ogni speculazione finanziaria" (vere bestie nere di Grillo), aggiustamenti dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali e pubblicazione online degli stipendi degli amministratori. Sull’acqua, primo mantenerla pubblica; poi realizzare "case dell’acqua" e farla pagare a prezzo simbolico per un minimo vitale, e via via crescente con la quantità. Sul Futuro, promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita politica e le reti di vicinato; "educare i giovani ad una nuova società e dare loro una coscienza indipendente dai modelli proposti dalla televisione e dall’economia di mercato" (impresa quasi disperata); istituire una commissione antimafia non di soli amministratori e tuelare chi fosse costretto a sottostare ad esazioni malavitose.
Insomma un "libro dei sogni" generoso, qua e là da limare, cui non manca certo la buona volontà. Il difficile resta sempre il "lavoro sporco" elettorale: identificare una candidatura e una lista di aspiranti consiglieri, farsi conoscere, raccogliere voti sufficienti a entrare in consiglio. E qui a Busto Arsizio il compito non sarà facile.

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Pubblicato il 19 Gennaio 2011
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