Cimberio che carattere: Goss colora il derby di biancorosso
Varese rompe la serie di sconfitte demolendo Cantù nell'ultimo periodo (82-65), trascinata dal suo americano autore di 26 punti. Arriva un sostituto per l'infortunato Thomas
Il bello del basket è che ogni partita ha la sua storia, da iniziare a scrivere ogni volta che l’arbitro alza la contesa. Il bello del basket è che la somma dei singoli giocatori spesso non forma il totale complessivo della squadra. Il bello del basket, per chi ha il cuore biancorosso, è vincere il derby con Cantù (82-65) partendo da sfavorito, con la squadra piena di acciacchi e dopo una serie di sconfitte che davano tutto il pronostico ai rivali di sempre. Il bello del basket è dunque la sfida numero 123 che la Cimberio vince con la forza dei nervi e del cuore, grazie a un quarto periodo strepitoso. Il 23-9 di parziale nell’ultimo scorcio di gara scaccia per un momento i fantasmi delle sei sconfitte di fila e restituisce serenità in casa biancorossa dopo tanto patire. In settimana si cambierà qualcosa, perché Thomas deve prendersi un po’ di riposo: arriverà una guardia con passaporto comunitario (Damien Ryan?) per almeno un mese. Intanto Jobey è eroico con 8 punti segnati su una gamba sola, anche se il protagonista principale della vittoria si chiama di nuovo Phil Goss. L’americanino di Recalcati scrive 26 con 5 recuperi e domina il confronto con Green spingendo la Cimberio oltre l’ostacolo e coinvolgendo strada facendo tutti i compagni. La Bennet regge mezz’ora, tradita dai suoi panchinari (solo 12 punti, 10 di Marconato) e da percentuali che si spengono di colpo davanti alla ritrovata difesa biancorossa. Il finale è da imprigionare nel cuore e nella testa, con Varese a +20, il pubblico tutto in piedi (nessun problema sugli spalti), il “Cata sü” che rimbomba e due ragazzini – Bernardi e Mian – in campo. Avanti così, spezzato un incantesimo si deve pensare positivo.
COLPO D’OCCHIO – L’orario (11,45) e il contorno (strade blindate, coprifuoco in alcune vie) con il basket non c’entrano nulla; per fortuna dentro al palazzetto la gente sa che c’è un derby da disputare e offre al 123° confronto tra Varese e Cantù una cornice importante. Quattromila i presenti con rumorosa presenza di sostenitori ospiti nella “gabbia”.
PALLA A DUE – Thomas va in panchina con zero allenamenti nelle gambe e un ginocchio che proprio non fa giudizio; sull’altro fronte, come annunciato, manca Markoishvili; Recalcati dà subito fiducia a Galanda e tiene fuori Slay e Fajardo. Capitan Mazzarino guida il quintetto brianzolo che sotto canestro ha Leunen e Ortner.
LA PARTITA – Avvio vivace di Varese (6-0) che appare subito reattiva e costringe Trinchieri al time out dopo 1’53” e 2 palle perse. Un antisportivo a Galanda dà i primi punti agli ospiti, corroborati dal secondo fallo di Kangur. Rannikko soffre la pressione, Micov pareggia e Varese non segna più: tocca così a Slay, contro Marconato, e a Thomas incitato dal pubblico in un momento in cui vince la paura. Green firma dalla lunetta il primo vantaggio esterno (9-10) cui Slay replica con una magia, poi sono solo tiri liberi fino alle triple di Fajardo e Mazzarino (gioco da 4). Minibreak Bennet e 15-19 alla sirena.
Fajardo mette energia sul parquet, pareggia ma sbaglia il sorpasso; Cantù non fa meglio e sfonda due volte su Kangur. Stavolta la Cimberio ringrazia: tripla di Galanda, contropiede di Demartini e timeout ospite sul 26-22. Finalmente segna anche Rannikko che con Galanda allunga a +9 (16-3 di parziale) al 16’; non serve perchè Trinchieri chiama la zona, trova punti da Micov (terza bomba) e Marconato chiudendo subito il divario. Segnano Tabu, Thomas e Leunen da tre, sembra finita ma Goss è straordinario, infilando un tiro da metà campo sulla sirena: 38-33.
La tripla di Rannikko e la schiacciata di Fajardo sono i biglietti da visita con cui la Cimberio torna in campo; Leunen e Mazzarino non ci stanno e piazzano due triple di fila dopo il minuto di sospensione che fa benissimo alla Bennet. Il gioco da tre punti di Green vale infatti il 43-42 del 23’ e il parziale arriva a 12-0 con tripla fortunata di Mazzarino che riporta sopra Cantù, 43-45. Cinque punti in fila di Goss – in crescita – ridanno coraggio ai biancorossi che in difesa provano la zona, come i rivali; Righetti allunga con tre liberi ma fallisce una tripla facile, Slay non carbura e il punteggio torna a rallentare; Ron allora brucia in palleggio Ortner che poi infila i punti del 59-56 del 30’.
IL FINALE – Lo show della Cimberio però è pronto per l’ultimo quarto e si vede già nei primi 2’: appoggio di Thomas e penetrazione di Goss che chiude in schiacciata, propiziando il “solito” time out brianzolo. Ancora Goss però segna da 10 metri facendo esplodere Masnago che impazzisce sul piazzato di Fajardo che vale il +10. Altro ferro ospite e contropiede di Goss, a quota 23; Varese non si spaventa neppure per il bonus che arriva prestissimo, anzi con Rannikko centra la tripla del 73-58. Cantù è in confusione offensiva, prima ancora che in retroguardia, Trinchieri spende un altro minuto di stop che l’accoppiata Goss-Slay spazza via con l’azione più bella della giornata. Il play è un iradiddio: tripla dall’angolo per il + 20 e ovazione quando Recalcati lo chiama a prender fiato. Sul parquet ci rimane Slay che piazza una stoppata terrificante a Ortner che crolla tra i piedi del gigante con il numero 35. E’ il segnale della resa e solo un paio di canestri nella bolgia riportano Cantù sotto quota 20; Recalcati dà spazio a Bernardi e Mian, il pubblico di casa intona un coro dopo l’altro e prosegue a festeggiare anche dopo la sirena. Il bello del basket è qui.
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