Croce Rossa, a rischio l’appalto per gestire le urgenze
La situazione economica della Croce più conosciuta in Italia rischia di far saltare la convenzione con AREU, lasciando a casa decine di dipendenti precari
Situazione rovente in Lombardia per Croce Rossa. L’associazione di soccorso più famosa d’Italia è in affanno un po’ in tutto il Paese. Situazioni di chiusure di sedi e ambulatori si registrano da Nord a Sud. Proprio domani i sindacati incontreranno a Milano i vertici regionali per sapere cosa succederà dei tanti lavoratori precari, assunti con contratti a tempo determinato, abitualmente di sei mesi, ma che, proprio il 31 dicembre scorso, sono stati rinnovati per il solo mese di gennaio (con qualche mancato rinnovo).
Il problema è legato alla competitività dell’ente che, essendo di diritto pubblico, ha costi di personale e una tassazione diversi da altre realtà private, tutte onlus. Con un buco di bilancio di un milione e mezzo di euro registrato nel 2010, CRI rischia di non poter rinnovare la convenzione con AREU, l’Agenzia di emergenza e urgenza lombarda. Una soluzione potrebbe arrivare dal Parlamento, nel caso venisse approvata una legge che modifichi l’attuale situazione fiscale di Croce rossa così da renderla più competitiva: CRI ha costi di gestione del personale superiori di circa il 30 per cento ed, essendo un ente pubblico, non può firmare contratti in perdita. L’iter legislativo, però, avrebbe tempi di risposta eccessivamente lunghi non in linea con le esigenze di Areu.
Così i dipendenti sono in fibrillazione: la loro situazione, al posto di stabilizzarsi come è stato più volte riconosciuto da diverse sentenze dei giudici del lavoro in tutt’Italia, rischia di saltare.
In gioco, c’è anche il servizio di soccorso, gestito capillarmente su tutto il territorio regionale proprio da CRI. Sia l’assessore regionale Bresciani, sia il direttore generale della sanità lombarda Lucchina hanno assicurato che una soluzione verrà trovata.
Intanto i dipendenti attendono di conoscere i risultati dell’incontro di domani. Un’assemblea di tutti gli iscritti è già stata fissata per sabato mattina.
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