“Cultura di parte? Almeno si guardino gli spettacoli”

Laura Prati, assessore alla cultura, risponde alle critiche della coordinatrice del PdL Milena Melato. "Se fosse venuta, avrebbe rilevato ceh non c'era antisemitismo, ma denuncia della violenza"

Laura Prati, assessore alla cultura del Comune di Cardano al Campo, risponde alle critiche della coordinatrice del PdL Milena Melato, che ha attaccato la stagione teatrale proposta dall’amministrazione perchè considerata ideologica e schierata a sinistra. L’accusa più pesante era però quella di aver messo in scena uno spettacolo con posizioni antisemite: «Credo – risponde la Prati – che prima di esprimere un giudizio critico si debba venire a vedere lo spettacolo, non ci può esprimere a priori. Non ho visto nulla di antisemita nello spettacolo andato in scena: se avesse sentito l’intervento di presentazione, Milena Melato avrebbe capito il senso e avrebbe capito che davvero non c’era nulla di antisemita. Lo spettacolo è infatti un no a qualcunque tipo di violenza, descrive la follia della violenza nella questione israelo-palestinese, rimasta ancora oggi irrisolta. Ho concluso l’intervento con un appello a risolvere la situazione, per la quale soffrono bambini di entrambe le parti».

 
Quanto al resto delle polemiche (la Melato aveva criticato lo spettacolo di Concita De Gregorio perchè scritto da un’autrice di sinistra), «credo che basti vedere l’elenco delle iniziative degli anni scorsi per capire che non gli attacchi non hanno senso. Purtroppo penso che le vere ragioni siano legate alla posizione di Lucrezia Lante della Rovere, attaccata per la sua partecipazione alla trasmissione di Gad Lerner e per le sue posizioni critiche verso il presidente del consiglio». Quale che sia la posizione della Lante della Rovere, però, non interessa direttamente alla Prati: «Guardo alle competenze e alle capacità delle persone, non alle loro idee». La Prati fa però appello anche alle donne del PdL, perchè dicano una parola contro il «messaggio amorale e deleterio» che emerge in questi giorni da intercettazioni e racconti. «Tante donne vogliono dire basta, alzare la testa, saremo in manifestazione sabato per dirlo a gran voce. Se questo è un problema, si abbia il coraggio di difendere apertamente un capo del governo che porta avanti e magnifica un modello di vita disastroso per i giovani».

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Pubblicato il 28 Gennaio 2011
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