Giordano: “Sono vittima di una faida politica”
L'ex assessore al Commercio e alle attività produttive accusa la Lega di adeguarsi ai volere di Roma. «La vendetta di La Russa è arrivata anche a Palazzo Estense»
Giubilato, silurato, fatto fuori. Vittima di una faida politica. Salvatore Giordano, l’assessore comunale dismesso da Pdl e Lega, non ha perso le parole. Anzi, le sue, sono parole pesanti. Roba da vocabolario di guerra elettorale, che a Palazzo Estense è evidentemente già iniziata.
Eletto nelle file di An, la colpa di Giordano è stata il passaggio al movimento di Fini, Futuro e Libertà, uno sgarro che lo ha fatto finire nelle liste di proscrizione del Pdl. «Siamo in pieno clima di vendetta – dice Giordano – . E’ la stessa capitanata a Roma da Ignazio La Russa nei confronti dei finiani che adesso arriva nei vari territori».
Forse sono solo prove di federalismo vendicativo. L’ex assessore comunale al Commercio e alle attività produttive non è in vena di scherzare. Il suo tono è serio. «Se parliamo di federalismo – continua Giordano – questa è la riprova che non esiste. Ho visto Fontana e gliel’ho detto in faccia: “Forse hai più spirito di sopportazione di me, però tu sei il presidente dell’Anci regionale (associazione nazionale dei comuni italiani ndr), parli di federalismo e autonomia. ma poi ti adegui alle scelte che vengono calate e imposte dall’alto”».
Giordano rivendica anche una coerenza che altri esponenti del centrodestra, a suo dire, non hanno avuto. «Io ho lavorato per il territorio, ho sempre rispettato gli impegni e avuto coraggio perché non ho subito certe imposizioni. Penso che la politica sia una cosa seria e in questi anni mi sono speso con tutta la mia idealità. Ci ho messo molto di mio e avrei meritato di finire questo mandato».
Rimangono i rapporti personali che, sebbene non gli siano serviti a salvare la cadrega, gli danno la sensazione di aver seminato qualcosa di buono nelle stanze del palazzo. «Con il sindaco nell’ultimo periodo si andava molto d’accordo – precisa l’esponente di Fli -. Aldo Colombo (segretario cittadino del Pdl ndr) mi ha espresso la sua solidarietà e come lui molti altri».
I più vicini a Giordano, però, sono stati i colleghi dell’Udc, per qualche mese ancora in giunta con Pdl e Lega e destinati a candidarsi con l’ex assessore nelle fila del neonato terzo polo.
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