Il “bottino” della dogana affidato al Maga
Tre opere di De Pisis, Sironi e Perilli - sequestrate a Malpensa - sono state affidate in custodia giudiziale dai Carabinieri della Tutela Patrimonio al museo cittadino
Sarà il Maga di Gallarate a custodire tre opere d’arte di De Pisis, Sironi e Perilli sottoposte a sequestro alla dogana dell’Aeroporto di Malpensa. Il Nucleo dei Carabinieri Tutela Patrimonio culturale di Monza ha infatti individuato la sede museale di Gallarate quale luogo più adatto per l’affidamento in custodia giudiziale (questo il termine tecnico). Le opere: un acquerello di Filippo De Pisis del 1931, una tecnica mista di Achille Perilli, e una matita su carta di Mario Sironi (nella foto) della fine degli anni Venti, rimarranno in deposito nelle collezioni del Museo.
Le opere, di piccole dimensioni, senza cornice ma in buono stato di conservazione, potranno essere esposte al pubblico. È la prima volta che il museo della città riceve in custodia dal servizio antifrode oggetti d’arte. Quadri, sculture, reperti archeologici e opere d’arte in genere, una volta sequestrati vengono, infatti, affidati dal nucleo dei Carabinieri preposto alla tutela del patrimonio culturale ad entità museali che ne possano garantire un perfetto stato di conservazione. Le tre opere d’arte erano state sequestrate nel luglio scorso a Malpensa: erano all’interno di un plico proveniente da Washington, che doveva contenere (secondo i documenti di spedizione) tre copie dal valore di poche centinaia di euro. Invece erano originali, di valore sicuramente maggiore.
Le opere, di piccole dimensioni, senza cornice ma in buono stato di conservazione, potranno essere esposte al pubblico. È la prima volta che il museo della città riceve in custodia dal servizio antifrode oggetti d’arte. Quadri, sculture, reperti archeologici e opere d’arte in genere, una volta sequestrati vengono, infatti, affidati dal nucleo dei Carabinieri preposto alla tutela del patrimonio culturale ad entità museali che ne possano garantire un perfetto stato di conservazione. Le tre opere d’arte erano state sequestrate nel luglio scorso a Malpensa: erano all’interno di un plico proveniente da Washington, che doveva contenere (secondo i documenti di spedizione) tre copie dal valore di poche centinaia di euro. Invece erano originali, di valore sicuramente maggiore.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Ennio Doris, il film sul banchiere è firmato dal regista varesino Giacomo Campiotti
Felice su Sono soprattutto stranieri e sportivi i turisti che apprezzano sempre di più il Varesotto
YORK su Nuovo sgombero al campo nomadi di Gallarate, polizia e carro attrezzi al lavoro dal mattino
massimiliano_buzzi su Si affida ad un professionista per rivalersi sul medico che aveva sbagliato diagnosi ma viene truffato
Ombretta Gianni su Le barche d'epoca di Laveno Mombello al Festival internazionale di Sète
PaoloFilterfree su Il PD: "Lega a Varese già asfaltata due volte, loro a caccia di like e noi stanziamo 3,5 milioni per le strade"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.