L’ex Presidente della Bernacchi: “Accuse ingiuste”
Lorena Luini, presidente del collegio commissariale precedente, replica alle accuse mosse dall'attuale poresidente del CdA in merito alla gestione della Fondazione
La situazione finanziaria della Fondazione Bernacchi e l’appello alla solidarietà del CdA presieduto da Maria Luisa Reggiori sono stati accolti con disappunto da Lorena Luini, alla guida ex presidente negli anni delicati: «Apprendendo dalla stampa locale le dichiarazioni del Presidente della RSU “Bernacchi” di Gavirate mi corre l’obbligo, in qualità di ex Presidente della stessa, di replicare a quanto lì dichiarato, a tutela del mio nome, di quello dei componenti dell’allora Collegio Commissariale e dei Professionisti che, a diverso titolo, hanno con me collaborato».
«La Presidente della “Bernacchi”, commentando la situazione e le difficoltà dell’Ente, ancora una volta e usando un metodo classico quanto fuorviante, non trova di meglio, che accusare chi “c’era prima” per l’eredità trovata, anziché riconoscere che è anche grazie all’azione della sottoscritta e del Collegio Commissariale – non senza difficoltà frapposte da varie parti, compresa l’Amministrazione Comunale dove la “nostra” Presidente sedeva – che è stata migliorata/razionalizzata la struttura, portandola all’odierna Fondazione, con il peso del vantato “patrimonio immobiliare” di cui è dotata. Infatti, quanto alle inefficienze amministrative, organizzative e gestionali denunciate, valgono a ristabilire la verità dei fatti, più che le mie parole, i risultati (con segno positivo) delle decine di verifiche e ispezioni, non tutte di routine (perché spesso sollecitate), da parte di Regione, Provincia, ASL, NAS, ecc., verificabili presso gli archivi della Casa di Riposo. La Presidente pro-tempore, intenta a gettare discredito suppongo per esclusiva sua iniziativa, è persona prevenuta per partito preso, come noto anche ai Gaviratesi ai quali intendo principalmente chiarire che le accuse rivoltemi non hanno né capo né coda.
Ed allora denuncio, fino a prova del contrario da verificarsi in ogni sede, anche giudiziaria, che:
– Le gravi irresponsabilità alle cattive gestioni precedenti sono da addebitare esclusivamente agli amici di partito (o ex amici) della Presidente, rispettivamente Presidente e Commissario dell’Ente fino al 1998, fautori dell’appalto all’Impresa Carniello per i lavori di ampliamento.
– Con l’impresa Carniello la sottoscritta, ed i suoi colleghi, hanno adito le vie legali per NON pagare il risultato di una contabilità a dir poco allegra! La pretesa della ditta Carniello di portarsi a casa con la “fine lavori” la somma di circa 5 miliardi e mezzo di vecchie lire, è stata ridotta dal Lodo arbitrale (senza i maggiori oneri per interessi) a circa 2 miliardi e 100 milioni di vecchie lire. Basterebbe solo questo sostanzioso risparmio per l’Ente (3 miliardi e 400 milioni di vecchie lire) per gratificare l’operato della sottoscritta e del suo Collegio Commissariale e far venire meno all’attuale Presidente il malcelato desiderio di addossare a chi scrive le dichiarate difficoltà dell’attuale gestione!
– Comunque, la causa dell’esborso della somma lamentata è in chi (gestione Camporeale-Durante) a detta impresa affidò i lavori e non li controllò e non a chi (gestione Luini) tali lavori e conseguenti pretese economiche ebbe a contestare. Inoltre, perché la Presidente si è premurata di cambiare i Legali in corso di causa? Forse perché noti avvocati (bravi) ma comunisti? Alla faccia del merito tanto sbandierato! Ad ogni buon conto, si deve alla gestione Luini l’informazione, per tempo ed a scanso di responsabilità, non solo alla Procura della Repubblica ma anche alla Corte dei Conti di tutta questa vicenda.
– Ancor più interessante, si fa per dire, appare la seconda questione sollevata dalla Presidente e cioè gli introiti del Legato Tibiletti. In effetti non si è incassato che una minimissima parte del dovuto perché, mentre la gestione Luini aveva provveduto a portare in Tribunale la questione (a garanzia dell’Ente, di fronte a pretese di alcune parti un po’ troppo interessate alla spartizione del Legato), l’attuale Presidenza è stata subito rinunciataria! La perizia estimativa della proprietà Tibiletti redatta da due tecnici nominati dalle parti (sigg. Parola e Casa di Riposo) ha dato un importo complessivo di €. 1.218.000,00. Non solo, il legale dei Sigg. Parola, in una nota del febbraio 2004 fra l’altro dichiarava: si conferma che l’intesa con la Casa di Riposo è stata di quantificare, con l’ausilio dei tecnici i lavori di manutenzione da effettuarsi sullo stabile al fine di attuare la volontà della defunta e per determinare quale sia l’importo finale da devolvere al legatario (ricavo della vendita decurtato delle spese sostenute e dei costi della manutenzione).
– Suggerisco agli Amministratori Comunali chiamati in causa dalla Presidente al fine della risoluzione delle proprie problematiche finanziarie, di interessare eventualmente la Corte dei Conti per il mancato introito ed il conseguente danno erariale causato alla RSU.
– Infine, per le più volte citate cause legali ereditate, con i conseguenti costi, le stesse hanno consentito, per quanto riguarda l’impresa Carniello di risparmiare 3 miliardi e 400 milioni di vecchie lire, come sopra specificato; per la controversia di risoluzione con l’ex direttrice dell’Ente di ottenere una sentenza a favore della “Bernacchi” con una contestuale condanna alla soccombente di rifondere circa €. 50.000,00; per la causa contro il Direttore dei lavori di ampliamento della struttura di avere ancora una sentenza favorevole per la “Bernacchi”.
Ci sarà però anche allora chi, probabilmente, non perderà occasione per addebitare a così tanto predecessore i possibili guai del momento, seguendo la logica del contrappasso».
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