La biblioteca è della Seprio Servizi. “Evidenti vantaggi per tutti”

Siglato il mutuo con cui la società paga al comune 5,4 milioni di euro, l’80 per cento dell’operazione con un mutuo a tasso variabile. Candiani: “Si conclude un percorso necessario”

Stefano Candiani, sindaco di TradateLa biblioteca Frera è stata conferita alla Seprio Servizi. Come anticipato nei giorni scorsi dall’opposizione, il sindaco Stefano Candiani conferma che il rogito per il mutuo, con cui la Seprio pagherà il comune, è stato firmato lo scorso 30 dicembre. Si tratta di un mutuo a tasso variabile (interessi di circa il 3 per cento), per un totale di 5,4 milioni di euro, che coprono l’80 per cento dell’operazione (totale di 6,8 milioni).
«Con il completarsi di questa operazione ci sono evidenti vantaggi per l’amministrazione comunale – spiega il sindaco che rifiuta le accuse di Sinistra ecologia e libertà -. È vero che il debito di Seprio aumenta per un valore di 5,4 milioni. Ma è anche vero che con pari cifra il comune estingue il proprio debito per mutui accesi al 5,5 per cento di interesse. A fronte di un indebitamento della Seprio al 3 per cento. Il vantaggio, come si vede solo da questi numeri, è innegabile».
Sull’obiezione che comunque il tasso sia variabile e che oggi si trovi a minimi storici, il primo cittadino è categorico: «Può anche scendere ancora, nessuno lo sa. E comunque era quello più conveniente oggi sul mercato. A nostro favore sono anche le condizioni del mutuo: ogni due anni possiamo rinegoziarlo senza oneri; inoltre questo mutuo, nel momento non lo ritenessimo più conveniente, può essere estinto e trasportato su altro istituto senza spese aggiuntive».
 
«Tutto il resto può essere opinabile – aggiunge Candiani -. I tempi erano molto stretti e andava fatto tutto entro il 31 dicembre per inserire la cifra nell’avanzo di amministrazione del 2010. Solo così, con l’assegnazione di questa destinazione, potremo estinguere 5,4 milioni di euro di mutui. Respingo le critiche: da parte della minoranza c’è molta poca disponibilità ad ascoltare, cercando solo di ostacolare e facendo passare una realtà che non è quella. La polemica politica ha prevalso sulla realtà. Troviamoci intorno a un tavolo per parlare serenamente, le difficoltà sono bipartisan, anche di altre amministrazioni guidate dal centrosinistra. Far cadere l’amministrazione non dovrebbe essere un obiettivo».
 
In un recente consiglio comunale era emerso che il comune, con il bilancio del 2010, sarebbe uscito dal patto di stabilità per tre milioni di euro, provocando, secondo la nuova Finanziaria, mancati trasferimenti statali per eguale cifra nei prossimi anni. Alla domanda se ora, con questa operazione della biblioteca, il comunque rientri nel patto, Candiani risponde che «questo è un aspetto secondario: non ho ancora le risultanze economiche per poter rispondere. Si e operato solo per liberare le risorse al comune, e non per fare fuochi d’artficio».
«Qual è l’interesse della minoranza? – domanda infine Candiani -. Impedire le attività dell’amministrazione o trovare delle soluzioni per la collettività? Non accetto questo modo di impostare l’amministrazione della città. Viene sempre messo in discussione tutto senza proposte. Sediamoci intorno a un tavolo e discutiamo le proposte invece di demolire e basta».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Gennaio 2011
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