Niente soldi per gli steward, lo Speroni chiude ai tifosi?

La società che li fornisce chiede di pagare almeno parte degli arretrati ma le casse del club sono vuote da tempo e il passaggio di quote non è ancora avvenuto formalmente. Staff e giocatori pensano di rivolgersi alla procura

La situazione sta precipitando pericolosamente in casa Pro Patria. E’ di oggi la notizia secondo la quale la società Partis, che fornisce gli steward per le partite in casa dei biancoblù, sarebbe intenzionata a non fornire personale per la partita che si terrà domenica prossima allo Speroni contro il Casale. A confermare l’ipotesi sono sia lo staff dirigenziale della squadra bustocca che la stessa società che fornisce gli steward: questi ultimi chiedono il pagamento di almeno una parte dell’arretrato. Il rischio concreto è che la partita si giochi a porte chiuse e che i circa 1500 tifosi che seguono regolarmente la squadra in casa restino fuori, con le conseguenze per l’ordine pubblico che si possono facilmente intuire.

Ma le brutte notizie non sono finite. La seconda è che il passaggio delle quote non è ancora avvenuto formalmente e, dunque, la società è ancora nelle mani di Savino Tesoro il quale pare abbia già rifiutato (il condizionale è d’obbligo visto che più volte contattato telefonicamente non ha voluto rilasciare dichiarazioni) di procedere ai pagamenti degli steward consigliando di svolgere la partita a porte chiuse. Il passaggio del pacchetto in mano all’industriale di Spinazzola a Massimo Pattoni, immobiliarista cremonese, dovrebbe avvenire domani, martedì.

L’ultima tegola potrebbe riportare velocemente la vicenda della Pro Patria nelle aule di tribunale: staff e giocatori, infatti, sono intenzionati a depositare un esposto in procura perchè si indaghi su questo passaggio di quote tra Tesoro e Pattoni. Sono molti, infatti, i dubbi che si stanno addensando attorno a quello che dovrebbe diventare il nuovo amministratore unico della società Aurora Pro Patria, alimentati dal mistero che lascia attorno alla sua figura e alla compagine di imprenditori che dovrebbe garantire, a detta sua, il superamento dell’attuale situazione debitoria e il rilancio della squadra. Una situazione che si fa sempre più ingarbugliata, dunque, e che rischia di far precipitare la Pro Patria in un pericoloso gorgo.

A questo punto non si esclude anche qualche gesto clamoroso da parte degli stessi giocatori, nel caso in cui dall’attesa conferenza stampa di mercoledì annunciata da Massimo Pattoni, non arriveranno risposte certe sulle risorse da mettere sul piatto per risanare i conti sempre più in rosso, si parla di un passivo allo stato attuale che si aggira intorno al millione e mezzo di euro. Cifra che potrebbe raddoppiare entro fine stagione.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Gennaio 2011
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