Ronde pronte al debutto
Consegnati in Provincia gli attestati di partecipazione al corso di formazione e le pettorine. I primi a scendere in campo saranno i volontari di Cadrezzate
«Non vedo l’ora di iniziare, però non chiamateci ronde padane». Angelo Amoruso sarà il primo volontario a pattugliare il suo paese, Cadrezzate. Autista di pullman, 45 anni ed esperto di arti marziali, Amoruso fa parte dell’associazione volontari «aiuto solidarietà e sicurezza». Il ritrovo con i suoi colleghi è per sabato 22 gennaio al parcheggio davanti alle Poste del paese. In tasca avrà il cellulare e la torcia forniti dalla Provincia di Varese e sarà riconoscibile perché indosserà una pettorina gialla con un cerchio blu al centro che riporta la scritta «sicurezza urbana osservatore volontario», ricevuta durante la cerimonia ufficiale della consegna degli attestati di partecipazione al corso di formazione (foto). «Io sono il volontario 001» dice con un certo orgoglio Amoruso. Come lui altre 56 persone sono pronte a scendere in campo per pattugliare gli undici comuni che hanno aderito a questa iniziativa. «Noi siamo i primi a partire – dice Maurilio Canton, sindaco di Cadrezzate – . Il ritrovo è al parcheggio delle Poste perché per noi è un luogo simbolico, in quanto qui i vecchietti vengono a ritirare la pensione e quindi devono percepire una certa sicurezza, anche sa da noi ci sono pochi episodi di delinquenza».
I comuni che hanno aderito all’iniziativa sono undici: Varese (associazione Angeli urbani), Albizzate (osservatori volontari di Albizzate), Cocquio Trevisago, Malgesso, Besozzo e Cadrezzate (Aiuto solidarietà e sicurezza), Buguggiate (osservatori volontari di Buguggiate), Gazzada Schianno (osservo Gazzada Schianno), Morazzone (osservatori volontari di Morazzone), Vedano Olona e Venegono Superiore (Volontari sicurezza Seprio).
Le ronde di Cadrezzate svolgeranno turni di due ore durante tutto l’arco della giornata, notte compresa. «Non è stato semplice – ha commentato il prefetto Simonetta Vaccari, intervenuta durante la cerimonia di consegna degli attestati e delle pettorine – perché il decreto era rigoroso. Questa è un’attività di volontariato, ma molto qualificata».
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