Simonelli: «Grazie a me quel terreno vale 900 mila euro»

L'ex-primo cittadino, chiamato in causa dal sindaco Roncari che lo accusa di "danno erariale" per la vicenda Cereda, annuncia una querela: «Il danno erariale lo sta creando lui, non sa come funziona un Comune»

Federico Simonelli, ex-sindaco di Fagnano Olona con la lista Progresso e Solidarietà, replica alle accuse rivolte dal sindaco Marco Roncari riguardo ad un presunto danno erariale che avrebbe provocato affittando alla cifra di 2000 euro all’anno per 6 anni l’area a lato della piattaforma ecologica alla ditta Cereda: «Sto pensando di querelare il sindaco Roncari per le sue affermazioni e come gruppo di centrosinistra non è da escludere che ricorreremo alla Corte dei Conti – precisa l’ex-sindaco – qua l’unico a creare un danno erariale è proprio il sindaco che ha cercato di vendere un’area del valore di 900 mila euro ad una cifra di gran lunga inferiore e in barba ad ogni elermentare regola che prevedeva una perizia, la presentazione della proposta di alienazione al consiglio comunale e un bando di vendita. Il sindaco non ha fatto nulla di tutto questo ma ha pensato di valutare autonomamente il terreno e i beni immobili presenti e ha mandato una lettera, firmata solo da lui, alla ditta Cereda facendo una proposta di vendita alla cifra di 779 mila euro. Dimostra che l’attuale primo cittadino non conosce assolutamente il funzionamento della macchina comunale».

Simonelli ripercorre anche l’iter che ha portato alla decisione di concedere il terreno in affitto all’impresa: «Si può tranquillamente dire che se oggi quell’area vale 900 mila euro è grazie a quel contratto d’affitto per il quale Roncari mi accusa di "danno erariale" nel quale – spiega Simonelli – abbiamo concesso l’affitto di 2000 euro all’anno ma abbiamo anche imposto lavori di adeguamento dell’area e la restituzione, a fine contratto, del terreno compreso del capannone per il ricovero mezzi costruito dalla stessa impresa. Prima quel terreno era la discarica della fonderia Tovalieri che ci scaricava terre inquinate, poi è stata bonificata. Il valore del terreno, quando è stata ceduta al Comune dalla fonderia Tovalieri, era di poche migliaia di euro mentre oggi una perizia ci dice che ne vale 900 mila». Simonelli, dunque, respinge al mittente le accuse a lui rivolte e sottolinea come il centrosinistra non abbia alcuna repsonsabilità nella situazione odierna: «L’ultimo sindaco di centrosinistra Tino Rossi ha lasciato al suo successore tutte le carte riguardanti l’area Cereda – conclude Simonelli – compresi i documenti che attestano le proposte di acquisto fatte dalla Cereda di 350 mila euro e 450 mila, entrambe rifiutate perchè sottodimensionate rispetto al valore dell’area. La Cereda fece anche ricorso contro lo sfratto del Comune, giunto al termine naturale del contratto stipulato dalla mia giunta, ma perse la causa».


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Pubblicato il 15 Gennaio 2011
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