“Sulla cava di Locate sarà decisivo il voto della Lega”

L’analisi del comitato di cittadini contro l’insediamento che potrebbe essere approvato con il piano cave comasco, dopo il dietrofront di “Autonomia comasca in consiglio”

Sulla nuova cava a Locate Varesino sarà decisivo il voto della Lega Nord. Lo sostiene Eugenio Maria Castiglioni, responsabile e portavoce del Comitato per il “No alla cava di Locate Varesino” che spiega come sarebbe necessario un coinvolgimento di tutto il territorio per evitare l’insediamento di una cava. «In questo momento cruciale che il problema sia piuttosto di natura politica e non tanto tecnica – ammonisce Castiglioni -. Dopo il colpo di scena di Giancarlo Galli (presidente della commisione provinciale ecologia) da sempre sostenitore dell’apertura delle cave a Locate e a Mozzate ed ora deciso a votare contro in consiglio provinciale con i consiglieri che aderiscono al suo nuovo gruppo "Autonomia Comasca" all’apertura della cava di Locate, il peso cade sulle spalle della Lega. Il voto contrario all’apertura della cava di Locate da parte della Lega in consiglio provinciale sarà decisivo. Ci auguriamo quindi che la posizione espressa da Stefano Candiani sindaco di Tradate nonchè Segretario provinciale della Lega in provincia di Varese possa trovare adesioni anche tra i leghisti comaschi
 
«Apprezzo quanto ha dichiarato il sindaco di Tradate, Stefano Candiani, relativamente all’apertura della mega cava di Locate Varesino. Le perplessità e il “no” all’apertura di questa nuova cava espresse dal sindaco di Tradate dimostrano che il problema cava non è circoscritto al solo territorio del comune di Locate, ma investe anche tutto il territorio circostante». È il commento di
Castiglioni spiega che, nel caso si attui il piano cave comasco, «i comuni limitrofi e in particolare Tradate e Gorla dovranno sopportare ad esempio il traffico pesante degli automezzi della cava: 1 autocarro della portata di 20 tonnellate di inerte ogni 3,4 minuti per 9 ore al giorno per 265 giorni l’anno per 10 anni. A questa forma di inquinamento dovranno aggiungersi le altre tipologie di inquinamento: polveri sottili nell’aria, inquinamento della falda e rumore provocato dagli impianti di escavazione e lavorazione degli inerti. Nelle nostre osservazioni e nei nostri esposti abbiamo sempre fatto presente le criticità che il nostro territorio presenta».

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Pubblicato il 17 Gennaio 2011
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