Taricco presenta la “squadra” provinciale del PD

In tredici affiancheranno il segretario sui temi del territorio. Nel programma la raccolta di firme contro Berlusconi, il federalismo, i 150 anni dall'Unità d'Italia. Elezioni in vista, Cacioppo: "a giorni alleanze e candidato per Varese, no a chi ci tira per la giacchetta"

A Varese e provincia il PD c’è: la segreteria provinciale è decisa a creare un coordinamento forte con le realtà locali. Avvicinandosi una tornata di elezioni amministrative (e che tornata: Varese, Gallarate, Busto Arsizio, Castellanza, Malnate eccetera), è il momento di unire le forze e il nuovo segretario Fabrizio Taricco ne è ben consapevole. Stamane presso la sede varesina di via Monte Rosa ha presentato il programma di lavoro per i prossimi mesi e la "squadra" che lo supporterà. Quasi una deformazione professionale, dopo il decennio da sindaco in quel di Carnago: il segretario provinciale ha avvertito la necessità di suddividere fra i colleghi del direttivo le tematiche di rilievo dell’azione territoriale dei democratici. Ogni componente della segreteria avrà dunque il suo ruolo secondo il seguente schema:
Luca Carignola – coordinamento segreteria, giustizia e sicurezza;
Giorgio Belli – risorse e logistica, servizi pubblici
Beatrice Bova – territorio, ambiente
Emiliano Cacioppo – economia, lavoro
Roberto Caielli – comunicazione, sport e turismo
Erica D’Adda – enti locali
Carlo Manzoni – tesoreria
Maria Angela Monti – carta dei valori, associazionismo
Luisa Oprandi – scuola, università, cultura
Luca Radice – organizzazione
Luca Rasetti – infrastrutture, mobilità
Angelo Senaldi – politiche industriali ed impresa
Mauro Zaffaroni – sanità, welfare
Si è tenuto contro delle competenze specifiche, ma anche del ruolo e peso politico – si veda la scelta di D’Adda, segretario cittadino a Busto Arsizio, a coordinare gli enti locali, incarico di fiducia. Ogni componente della "squadra" di Taricco avrà ampia autonomia per organizzarsi con i circoli locali in vista di iniziative e della costituzione di gruppi di lavoro tematici, aperti a tutti. La segretaria valuterà poi lo svolgimento del lavoro. 

Il programma della segreteria provinciale sarà presentato lunedì all’assemblea congressuale e alla direzione del partito. Non è un documento definitivo, ma aperto ai contributi dei circoli. L’impegno assunto in sede di congresso è infatti quello di potenziare il rapporto con questi ultimi, condividendo temi e problematiche tanto generali quanto locali. Alcuni elementi centrali del programma sono sul tavolo e impegneranno tutti. Ad esempio, la campagna "per liberare l’Italia dalla vergogna", che mira a raccogliere in tutta Italia dieci milioni di firme "per mandare a casa Berlusconi" – «qualcuno farà dell’ironia, ma è un modo di essere presenti sul territorio»; la discussione sul processo di riforma sul federalismo, "azioni contro la svendita di una riforma attesa da anni e che ora rischia di mortificare l’autonomia dei Comuni invece di esaltarla". Tema caro a Taricco, che è fra i dirigenti di Anci Lombardia – presieduta, lo ricordiamo, dal sindaco di Varese Attilio Fontana, di quella Lega Nord che sul federalismo ha costruito un capitale politico. A differenza dei leghisti che la aborrono, il PD pone l’accento sulla ricorrenza dei 150 anni dall’Unità d’Italia. "Tema che investe molti settori" e che i democratici ricorderanno anche nelle feste locali di questo 2011, «importanti per le risorse e per l’occasione di confronto» per Taricco, "con una rivisitazione intelligente" di questo secolo e mezzo, da non vedere dunque in chiave retorica. E ancora legalità, lavoro e impresa come elementi centrali, un moderno stato sociale, cultura, scuola, sanità e ambiente, territorio, e la promozione dei valori che stanno a cuore al PD.

Ovviamente, poi, le elezioni, come accennavamo motore primo di questa mobilitazione delle forze del PD. Ci si è preparati su contenuti e programmi, la partita è importante, è l’occasione di contendere alla corazzata del centrodestra "un ruolo esclusivo di guida della politica varesina che dopo 20 anni di occupazione monopolistica non vanta certo risultati esaltanti". Vi sono ancora alcune situazioni aperte. Taricco cita quelle di Castellanza, Caronno Pertusella, Albizzate e Brebbia; spicca quella di Varese città, dove però Emiliano Cacioppo getta acqua sul fuoco della fretta. «Non condividiamo» dice «l’idea di partire da un candidato per poi mettere assieme alleanze e programma, chi fa così poi finisce per dividersi e deludere l’elettorato. Noi abbiamo individuato il programma, arriveremo nei prossimi giorni a definire l’alleanza e la candidatura». Cacioppo avverte «chi ci tira con la giacchetta, di volta in volta invocando le primarie per tornare al centro della scena politica» o premendo per una candidatura prima che siano definite le questioni basilari di programma e alleanze.
Intanto il quadro politico nazionale è molto degradato. Luca Radice sintetizza: «L’asse Berlusconi-Bossi localmente è forte, ma non rappresenta più di un terzo dell’elettorato italiano. Noi sollecitiamo che non vi si riconosce a firmare per ripristinare normali condizioni di vivibilità della democrazia. Cos’altro dovrà sopportare il Paese? Siamo in una crisi pazzesca, non si fanno riforme, in più subiamo lo schifo dei festini e l’azzeramento di ogni senso di pudore e moralità». «Giusto» fa eco D’Adda, «dovremo però concentrarci sui temi del quotidiano, come la crisi che colpisce tutti e lo strangolamento degli enti locali privati delle risorse per intervenire sul territorio». Fra gli obiettivi che i presenti citano, infine, quello di un rapporto proficuo anche con la stampa, come dice Roberto Caielli: «Dobbiamo ricostruire la credibilità della politica, mostrare che non è un uomo, ma una squadra che affronta le situazioni. E ci piacerebbe trovare occasioni anche al di là delle conferenze stampa per un dialogo e un confronto» che arrivino al cittadino-lettore. O e-lettore.

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Pubblicato il 29 Gennaio 2011
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